Genova. “Riteniamo positive le parole chiare e nette di Andrea Orlando sui tre punti sollevati dal segretario di Azione, Carlo Calenda, per una campagna che metta in sicurezza le grandi opere, quelle già avviate e quelle che dovranno partire, rifiuti il giustizialismo e preveda una leale collaborazione con l’amministrazione Bucci. Su queste basi il lavoro per la presentazione di una lista di Azione e di altre forze autenticamente riformiste può partire“.
Così una nota di Azione nazionale, nel pomeriggio di oggi, sembra ricucire definitivamente almeno quella fetta di campo largo in vista delle elezioni regionali in Liguria, in attesa che il centrosinistra risolva – in un modo o nell’altro – anche la vicenda Italia Viva.
Quella di Azione è “una notizia positiva – ha commentato Orlando arrivando alla Festa dell’Unità in Val Bisagno questa sera – nelle prossime ore incontrerò le forze politiche presenti in consiglio regionale (M5s, Avs, Sansa, nrd) con le quali approfondiremo i presupposti programmatici per partire in questa battaglia e ragioneremo insieme su quali altre forze possono aiutarci in questa direzione e anche su quali elementi costruire una campagna elettorale che sarà breve ma intensa e lavoreremo insieme anche per verificare la possibilità di una forte innovazione anche sulle modalità di come fare la campagna elettorale, sia nella raccolta delle risorse sia nel coinvolgimento dei cittadini, sia nel protagonismo dell’associazionismo e delle forze sociali più in generale, quindi sì, si incomincia a entrare nel concreto”.
Le parole sulla base delle quali Azione ha sciolto le sue riserve sono invece state pronunciate venerdì sera da Orlando dal palco della festa Dem a Manfredonia, in Puglia: “Stiamo interloquendo con Azione e con altre forze di centro. Carlo Calenda ha posto nei giorni scorsi una serie di condizioni spinose che riguardavano la questione delle infrastrutture, ne approfitto per denunciare che rallentamenti e ritardi non sono la conseguenza delle idee diverse che dovremmo far convivere, garantendo l’applicazione del programma che costruiremo e di cui eventualmente sarò garante, ma del fatto che la destra ha tolto le risorse o non ha vigilato sul rispetto dei tempi, come nel caso del Terzo valico che rischia di uscire dal Porr nel prossimo mese”, ha detto Orlando.
“Alcune questioni sollevate, invece, mi hanno persino sorpreso – ha affermato – la mia storia istituzionale testimonia la piena e profonda consapevolezza della distinzione tra profilo penale e profilo politico, così come ciò che penso del dialogo tra le istituzioni. È persino strano che me lo chiedano persone che sono state al governo con me. Appena caduto il ponte Morandi chiesi appuntamento al sindaco di Genova e mi misi a disposizione come parlamentare, allora componente della commissione ambiente e infrastrutture. Se davvero questi sono gli ostacoli non è che sono superabili. Non esistono”.
Azione Liguria aveva già dato pienamente il suo assenso alla candidatura di Andrea Orlando, con la segretaria regionale Cristina Lodi (ex Pd) che, infatti, è nettamente all’opposizione in consiglio comunale. Altri esponenti di Azione oggi a Tursi con Bucci in realtà si sono autosospesi da tempo dal partito.
Meno definito resta dunque l’abbraccio con Italia Viva su cui pesano anche i niet di parte di Verdisinistra, Sansa e M5s). Ma Orlando ha detto chiaramente che “le forze moderate e di centro dovranno avere un loro spazio” e nelle prossime ore la discussione sarà nuovamente avviata.