Genova. “I giovani nella nostra regione se ne vanno, se ne vanno a cercare occasioni di lavoro migliore in altre regioni o all’estero e mentre questo avviene la nostra regione ha questo dato: la soglia di povertà assoluta in Liguria è di 900 euro, la cifra che viene corrisposta ad un ragazzo che fa uno stage corrisponde a metà della soglia di povertà assoluta”.
La prima proposta specifica di Andrea Orlando, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali, guarda ai cittadini più giovani, a quella fascia che – peraltro – sempre meno si reca alle urne. La proposta è concreta ed è relativa al tema del lavoro di qualità.
“La nostra è una regione che invecchia, è una regione che perde forza lavoro qualificata e che condanna invece quelli che rimangono a una condizione di miseria, di precarietà e di assenza di futuro – continua Orlando – la mia proposta molto concreta ed è quella di portare l’indennità dei tirocini a 800 euro come accade in altre regioni italiane, confrontiamoci su questo”.
Il messaggio sui “tirocini a 800 euro” esce sui social di Andrea Orlando poche ore prima rispetto alla notizia, inattesa, del patteggiamento chiesto da Giovanni Toti nell’ambito dell’inchiesta per corruzione. Un patteggiamento che evita al governatore il processo, che sarebbe iniziato il 5 novembre, ma che di fatto conferma le tesi dell’accusa.
Sulla proposta arriva però la critica dell’assessore uscente al Lavoro della Regione, Augusto Sartori: “Orlando ha poca memoria per troppe promesse – dice – in tema di tirocini innanzitutto gli ricordo che da tempo, proprio per contrastare un utilizzo distorto e comunque improprio dell’istituto, per legge l’indennità minima è di 500 euro e non 450 come afferma”, e poi – nel merito – “è stato lo stesso Orlando che da ministro voleva eliminare o limitare i tirocini solo per le categorie protette. Sono state le Regioni che si sono opposte al suo provvedimento presso la Corte Costituzionale che ha accolto il ricorso: l’istituto stesso dei tirocini è stato così per anni sub judice impedendo di fatto di portare qualsiasi riforma del settore, alla quale, assieme alle parti sociali, si stava lavorando anche per innalzare l’indennità minima”, conclude Sartori.
La riforma Orlando dei tirocini prevedeva l’attivazione dei tirocini extracurriculari per le persone che avessero maggiori difficoltà a entrare nel mercato del lavoro in modo da favorire l’applicazione di contratti più vantaggiosi, a partire da quelli di apprendistato, per la platea più ampia di giovani.