Sdegno

Lagaccio, i parcheggi pubblici diventano riservati. La rabbia dei residenti: “Una vergogna”

Una ventina di posti auto liberi sono stati cancellati. Sui social dilaga la protesta e l'indignazione dei residenti: "E' un abuso"

parcheggi via del Lagaccio

Genova. “È proprio una vergogna. Sono le ore 22:45 e sono vuoti mentre adesso dobbiamo diventare matti a trovare un posto dove lasciare la macchina“. Questo è uno dei tanti messaggi che in queste ore e in questi minuti stanno affollando le bacheche dei gruppi social del quartiere dopo che, la notte precedente, sono stati tracciati i nuovi posteggi riservati alla polizia che di fatto hanno tolto una ventina di posti a uso del quartiere.

Siamo in via del Lagaccio, quartiere popolare e popoloso, cresciuto su stratificazioni urbanistiche talvolta schizofreniche, e dove anche un metro quadrato diventa merce rara e preziosa. Ed è proprio il parcheggio uno dei temi più spinosi e scottanti per questo angolo di città, dove ogni giorno e ogni notte trovare uno spazio dove parcheggiare l’auto è impresa titanica.

Poi la sorpresa, inattesa quanto non gradita: proprio all’inizio di via del Lagaccio, poco dopo il capolinea della cremagliera che collega Principe con Granarolo, una lunga striscia di vernice gialla, delimita la nuova sosta riservata alla polizia – polizia ferroviaria, visto la sede a pochi passi – sottraendo alla “affamata” collettività del quartiere una ventina di posti auto.

parcheggi via del Lagaccio
Il nuovo parcheggio rimasto vuoto durante la notte

Da lì, nel giro di pochi minuti, la notizia diventa immediatamente virale, e la rabbia dei residenti non tarda a farsi sentire sui social, con decine di messaggi di sdegno e costernazione: “Senza neanche un preavviso – scrive Silvia – Ormai si permettono di fare qualsiasi cosa, tanto noi cittadini non valiamo nulla, accettiamo tutto. Sono nata al Lagaccio e vedo che ci stanno togliendo tutto”. “Per le auto di servizio hanno i posteggi interni – aggiungono Silvia e Luisa – non e’ giustificata questa occupazione suolo pubblico”. “Già non c’è posto, poi se si parcheggiamo le macchine male ci fanno la multa”, commenta Keny, mentre Sergio: “Ma e possibile in un quartiere povero di tutto, anche di posteggi levare un numero così alto di posti auto quando c’è la possibilità, da parte delle forze dell’ordine di posteggiare in aree di proprietà delle ferrovie?”. E poi l’accusa: “Son anni che parcheggiano, all interno c’è un grossissimo garage. Come possibile che non sia stato chiesto al civ di zona qualcosa al riguardo? Questo è un vero abuso di potere“.

“Il Lagaccio è da sempre trattato come una servitù, spremuto e usato, privo di spazi e servizi – dicono dal coordinamento delle associazioni di Oregina e Lagaccio – questa decisione dell’amministrazione ci lascia perplessi e aggiunge un problema ai cittadini del quartiere, chiediamo che i parcheggi siano restituiti alla collettività”.

L’episodio, ovviamente, butta benzina sul fuoco della polemica mai sopita relativa al progetto della funivia, che vedrà proprio questo quartiere essere “sorvolato” dalle cabine che collegheranno Principe con i forti, e con una stazione intermedia ad altezza via Bari, vale a dire nella parte più a nord del quartiere. “Bisogna unirsi per i diritti dei cittadini.. ve lo immaginate il quartiere ostaggio dei cantieri della Funivia?”, scrive Antonio, “Dobbiamo unirci tutti dal Righi al Lagaccio contro questa arroganza – aggiunge Enrico – pensano a progetti faraonici ed inutili e lasciano cittadini senza servizi, manutenzioni e posteggi. E questo lo diciamo da anni, non solo ora certo non perche siamo vicini a delle elezioni”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.