Genova. Il 27 settembre a Genova, alle 10.30 in corso Italia 20, davanti al “Palazzo del Tritone”, avverrà la cerimonia di scoprimento della targa realizzata con il contributo del Comune di Lerici, dedicata al comandante Francesco Tarabotto, che qui abitò per circa 30 anni, osservando le navi entrare e uscire dal porto di Genova. Tarabotto è stato l’unico comandante italiano a far vincere – il 16 agosto 1933 – con il Rex il Nastro Azzurro all’Italia, attraversando in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti l’Atlantico a 28,92 nodi. Il 27 settembre è lo stesso giorno della partenza del viaggio inaugurale del REX nel 1932 da Genova.
Chi era Francesco Tarabotto
Nato a Lerici il 10 luglio 1877, visse poi a Genova, dove studiò all’Istituto Nautico San Giorgio. Navigò inizialmente sui grandi velieri che raggiungevano il Sud America, doppiando Capo Horn. Svolse il servizio militare sulla Corazzata Lepanto. Continuò come terzo ufficiale su navi minori che collegavano la Cina all’Inghilterra. Nel 1909 fu primo ufficiale sul Principessa Mafalda. Nel 1913 ebbe il suo primo comando sul piroscafo Indiana che trasportava gli emigranti in America e su cui rimase per tutta la Prima guerra mondiale. Fu Comandante dei transatlantici Principessa Mafalda, Duilio, Augustus sulle rotte del Nord e Sud America. Fu scelto dalla Italia Flotte Riunite per comandare il supertransatlantico Rex dal 26 settembre 1932 sino al 19 giugno 1937, quando andò in pensione.
Durante il suo comando il Rex divenne una leggenda e un mito per la precisione ed il rispetto dei tempi nei viaggi, l’estrema cura dei passeggeri in tutte le classi, la fermezza degli ordini e le decisioni da lui prese.
Il viaggio del Nastro Azzurro fu un episodio di decisione e risolutezza affrontando nell’ultimo giorno una navigazione a rischio calcolato nella nebbia, di cui si assunse l’intera responsabilità mai abbandonando il ponte di comando, che gli valse fama e risonanza mondiale, estesa a tutta la cantieristica italiana.
Il Comandante Tarabotto morì il 16 luglio 1969 e riposa con i suoi genitori nella Cappella di famiglia (dei 4 Evangelisti) a Staglieno, restaurata nel 2016 dall’Opera Don Orione. Nello stesso anno il Comune di Genova gli ha dedicato i Giardini di Boccadasse di 2.650 mq.
I suoi colleghi lo consideravano il “Dio del Mare”. Lui rispondeva di essere uno dei tanti, il più famoso ma non il migliore.
Il Supertransatlantico Rex
Dati tecnici – 51.060 Ton. – lunghezza 268,20 m – larghezza 31 m, 4 motori, 140.000 CV, 4 eliche a 4 pale diametro 5 m, velocità massima 31 nodi. Varato dai cantieri Ansaldo di Sestri Ponente il 1° agosto 1931 presente il re Vittorio Emanuele III e regina Elena madrina con 150mila persone presenti. Servizio attivo 1932-1940, affondato il 8 settembre 1944 a Capodistria. Trasportava 2.062 passeggeri in 3 classi, 2 stive merci (4.750 mc.), garage per 20 auto. Equipaggio di 750 persone (500 genovesi).
Il Supertransatlantico REX era ai vertici della tecnologia e del comfort mondiale degli anni 1930. Progettato dall’Ansaldo di Genova con 4 motori a 3 turbine consentiva il risparmio del 20% di carburante rispetto ai concorrenti. Dotato di doppio fondo e doppio scafo poteva fare il viaggio andata e ritorno Genova New York senza rifornimento. Due piscine esterne erano usufruibili per la Rotta del Sole a sud dell’Atlantico anche nei periodi invernali con acqua di mare o acqua dolce scaldata. Aveva 26 ascensori e montacarichi.
Saloni e cabine con aria condizionata ed ozonizzata. Acqua dolce ozonizzata. Galleria di negozi, sfilate di moda, cibi e prodotti “Made in Italy“, trattamenti fisioterapici. Prima nave a fare crociere internazionali dal 1932, con base a New York (Centro e Sud America, Mediterraneo) e costanti minicrociere popolari per famiglie tra Genova e Napoli con una notte a bordo.
Il ponte di comando era dotato di auto-pilota per mantenere la nave in rotta su indicazioni della bussola giroscopica. Lo scandaglio ultrasonoro automatico dava ad ogni istante la distanza dal fondale.
A bordo c’era la centrale radio Marconi più potente del mondo, che fungeva da “ponte radio” tra Europa ed USA (come un satellite di telecomunicazione odierno), con telefonate intercontinentali e con trasmissioni radiofoniche in diretta.
Inutilmente affondato dalla Raf vicino a Capodistria l’8 settembre 1944 e smantellato del 1952 al 1958 degli jugoslavi. Rimangono ancora parti dello scafo ed una della 4 eliche, recuperabile.
L’importanza storica del Rex
- Salvò da 20.000 a 50.000 ebrei europei ed italiani dal 1933-1940. A bordo erano presenti un rabbino ed un cuoco Cosher. L’intero equipaggio del Rex è onorato dal 6 marzo 2024 nel Giardino dei Giusti internazionale di Milano.
- Presente nella storia dell’aviazione americana per intercettazione di 3 bombardieri B17, a 700 miglia da New York in Atlantico mentre viaggiava a 29 nodi il 12 Maggio 1938, usando prototipo Radar aereo. L’ evento cambiò la strategia USA per sorveglianza dei mari.
- Unica nave italiana vincitrice del Nastro Azzurro nella storia della marineria mondiale. Traversata in 4 giorni, 13 ore e 58 minuti a 28,92 nodi. Arrivò 28 ore prima.
- Lanciò il “Made in Italy” per cibi e vestiario e prodotti nella galleria di negozi a bordo.
- la vincita del Nastro Azzurro portò alla considerazione mondiale i cantieri italiani, che dura tutt’ora, mentre prima i cantieri inglesi erano i migliori al mondo.
Il 1 agosto 2021 in occasione dei 90 anni dal varo, lo storico marittimo investigativo Flavio Testi (figlio di Metello, unico sottoufficiale rimasto a bordo per tutta la vita del REX come addetto alla centrale elettrica e violinista in una orchestra), ha scritto per la Fondazione Ansaldo il libro “REX il sogno azzurro/Blue riband – The italian Dream“, partendo dai ricordi del padre e svolgendo molte ricerche per chiarire la vera storia della nave, sovente distorta, e presenta molte nuove realtà storiche mai prima rese note ed il profilo dei 5 comandanti. Il libro edito da Erga edizioni, racchiude in 264 pagine oltre 200 foto ed è un volume polisensoriale con 10 Video che completano l’opera.