Genova. Parte da piazza Caricamento la campagna dell’Osservatorio Salute di Non Una Di Meno, iniziativa finalizzata a sensibilizzare sui temi dell’aborto sicuro, del diritto alla salute sessuale e della violenza ostetrica.
L’appuntamento è per sabato 28 settembre alle 10.30, quando le attiviste partiranno in direzione ponente e verso la val Bisagno a bordo degli autobus per distribuire volantini e adesivi con QR Code che consentiranno di accedere alla pagina Instagram dell’Osservatorio Salute. Uno spazio transfemminista in cui sarà possibile condividere la propria esperienza, “rompendo il silenzio e l’isolamento in cui spesso ci ritroviamo di fronte alle istituzioni mediche e sanitarie”.
Lo scopo dell’Osservatorio è monitorare lo stato di funzionamento della sanità pubblica, l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza e la presenza delle associazioni no-scelta a Genova e sul territorio ligure, per poi diffondere informazioni e strumenti di autotutela.
“La violenza nell’ambito della nostra salute sessuale e riproduttiva ha tante facce che solo noi possiamo riconoscere, rendere visibili e denunciare pubblicamente – ricordano da Non Una Di Meno – È violenza quando ginecologi o medici danno per scontata la tua eterosessualità, non ti vengono fornite le informazioni necessarie per scegliere, trovi medici obiettori e vuoi interrompere una gravidanza, incontri in ospedale o consultorio chi ti accusa di essere assassina o ti offre bonus e spiccioli perché tu non abortisca, non ottieni la contraccezione d’emergenza, i percorsi di affermazione di genere sono patologizzati e costosi, ti negano la presenza di un accompagnatore/trice, subisci pratiche invasive durante il parto, sei lasciata sola dopo il parto, il tuo dolore viene sottovalutato, il ritardo diagnostico è dovuto a pregiudizi, non sei creduta, devi pagare per la prevenzione, per le visite e per le analisi, parlano di te in tua presenza come se non ci fossi”.
Da qui un appello a condividere pubblicamente le proprie testimonianze, anche in forma anonima, in un giorno molto significativo, quello del 28 settembre, Giornata internazionale per l’aborto libero e sicuro, per lanciare lo strumento dell’Osservatorio: “Vogliamo mappare e contrastare la presenza di Provita e antiscelta nei luoghi della salute. Vogliamo una diversa formazione del personale nei posti di lavoro e nelle università. Vogliamo poter decidere del nostro corpo. Vogliamo poter accedere a un servizio sanitario gratuito e di qualità”: