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Migranti, la Geo Barents è arrivata a Genova: operazioni di sbarco per 205 persone

Sono state salvate nel mar Libico dagli operatori di Medici senza frontiere. A Ponte Doria l'organizzazione, ormai rodata, di accoglienza sanitaria e forze dell'ordine

geobarents

Genova. Ha attraccato questa mattina intorno alle 6 a ponte Andrea Doria Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere impegnata nel soccorso di migranti nel Mediterraneo, a cui il Viminale ha assegnato il porto di Genova dopo il salvataggio di 205 persone al largo delle coste libiche.

A bordo ci sono uomini, donne ma anche minori non accompagnati. Solo una piccola parte di questi migranti resteranno sul territorio ligure dove le strutture sono già al completo.

Ad attendere a terra la nave ci sono medici, infermieri e psicologi, una macchina di sostegno ormai pienamente sperimentata visto che solo quest’estate gli sbarchi di migranti sono stati tre (un altro di Geo Barents, poi la nave di Sos Humanity e Sea Eye 4).

A Ponte Doria di ponente tre team sanitari formati da personale dell’Asl 3, degli ospedali San Martino, e Galliera, e 118. I bambini saranno seguiti dal Gaslini. Il primo intervento sarà però quello della sanità marittima che salirà a bordo e poi l’identificazione da parte della Questura.

Il perfezionamento delle attività avverrà nelle prossime ore a seguito del report della Capitaneria di Porto sulle condizioni dei migranti. Molte delle persone soccorse sono salite a bordo indebolite, disidratate, alcune mostrano segni di violenza fisica subita durante periodi di detenzione in Libia o lungo il viaggio.

Il viaggio di Geo Barents verso la Lanterna è iniziato giovedì quando, in due distinte operazioni, gli operatori della Ong hanno recuperato i passeggeri che si trovavano a bordo di due imbarcazioni di fortuna, estremamente sovraffollate, e che stavano affondando.

Il primo salvataggio è scattato su segnalazione di Sea Bird, l’aereo civile di Sea Watch, che ha avvistato una barca di legno alla deriva e ha diramato il mayday. Solo la nave di Medici Senza Frontiere ha risposto alla richiesta di soccorso. A bordo dell’imbarcazione c’erano 96 persone, tra cui diverse donne, bambini e minori non accompagnati.

Il secondo intervento nel pomeriggio, nuovamente per soccorrere un centinaio di persone a bordo di un’imbarcazione di legno: “Durante il salvataggio una barca della guardia costiera libica, donata dall’Italia, si è avvicinata alla scena e ha condotto manovre pericolose – avevano raccontato sapere Medici Senza Frontiere – La barca libica alla fine si è allontanata e tutti i sopravvissuti sono stati portati a bordo della Geo Barents, dove ora riposano dopo l’incidente”.

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