Genova. Al di là delle considerazioni sulla fase offensiva del Genoa e le difficoltà avute ieri nel saltare l’uomo da parte di elementi come Vitinha, per esempio, con il solo Messias a creare scompiglio nella difesa del Verona, salta all’occhio, come del resto era accaduto l’anno scorso, quanto pesi l’assenza di Mattia Bani al centro della difesa nonostante De Winter non abbia sfigurato, ieri.
Senza Bani per tutta la partita il Genoa nella scorsa stagione ha collezionato cinque sconfitte, tre pareggi e tre vittorie. Nella prima partita intera senza di lui nel 2024-2025 è arrivata una sconfitta. Gilardino stesso aveva ribadito l’importanza del giocatore a 360 gradi. L’esperienza e il carisma del trentenne di Borgo San Lorenzo probabilmente rende più solido tutto il reparto, che ieri è andato in tilt in occasione del primo gol, anche se De Winter non ha avuto diretta responsabilità.
Nel post partita proprio De Winter ha analizzato cosa non è andato: “Dopo il gol abbiamo giocato meno bene, però fino al gol abbiamo fatto un’ottima gara. Dopo abbiamo abbassato la testa e non siamo rimasti dentro la partita. Il Verona ha fatto un’ottima gara, non era facile giocare tanti duelli. Sono molto fisici. Bravi loro”.
Il giovane ha parlato di come si trova a giocare centrale: “È un adattamento, quando gioco braccetto si è più offensivi, puoi spaccare di più, mentre da centrale devi giocare più sicuro”.
Ora De Winter andrà in nazionale, dove troverà Tedesco: “Lui gioca a tre, ci sono stato solo una volta prima. Ha un gioco dominante, vuole tanto la palla e avere pressione alta. Cercherò di capire bene come gioca. Sono giovane, spero di fare ancora tanti passi avanti e crescere”. E lo stesso Gilardino, in conferenza, ha detto che De Winter “Ha margini di miglioramento incredibili che non sa nemmeno lui”.
Di sicuro resta il giocatore più adattabile a difensore centrale quando appunto Bani non c’è. Deve sicuramente crescere in concentrazione e continuità lungo tutta la partita, ma a 22 anni ha tutto il tempo per farlo.