Genova. “Naturalmente c’è amarezza, dispiacere. L’ho percepito poco fa nel viso dei miei ragazzi. Siamo stati in partita fino alla fine, ma dobbiamo migliorare sul fatto che prendiamo gol troppo facili. È uno step che sicuramente dobbiamo migliorare, come è successo col Verona, a Venezia, per poter portare a casa determinate partite”. Sono le prime parole di Alberto Gilardino in sala stampa che per la prima volta non nasconde la difficoltà della sua squadra: “È il primo momento di difficoltà della mia gestione, ne sono cosciente. C’è da voltare pagina e tornare ad avere la positività giusta visto che tra tre giorni giochiamo e perdere così fa tanto male. Dobbiamo crescere velocemente, ma non posso recriminare di non aver battagliato di aver giocato sui duelli, nell’uno contro uno. Quello che abbiamo è questo, vi dico la verità. Sto parlando di quello che abbiamo nell’animo. Naturalmente con degli errori che ci sono stati. Però è questa la verità: le differenze e le mancanze che hai”.
La coperta è cortissima e qualcuno pensa a correre ai ripari cercando uno svincolato: “Bisogna stare molto attenti, se sono rimasti a casa c’è un motivo, forse bisognava pensarci prima. Erano cose prevedibili, però prendere per prendere non ha senso, se dobbiamo fare valutazioni le faremo, ma ora c’è da dare fiducia a questi ragazzi per quello che abbiamo dato in questi mesi, il lavoro è quello che ci ha contraddistinto“.
Uno dei pochi aspetti positivi è l’ingresso di Miretti: “Fabio si allena da una settimana con noi, ha fatto rieducazione con il preparatore a parte. Le sostituzioni sono avvenute perché avevo giocatori in campo che avevano corso tantissimo, non ce la facevano più. Dovrà essere più incisivo in zona gol, perché può migliorare lì”.
Piove sul bagnato in casa Genoa: Sabelli ha avuto un affaticamento che verrà valutato domani. “Giocare diventerà molto impegnativo, dobbiamo buttare giù il boccone amaro, l’incazzatura, in questo momento, a livello mentale. C’è da lavorare, dare energia, presentarci sabato e fare la nostra parte”.
Gilardino ribadisce che la situazione l’aveva messa in preventivo: “La squadra è stata cambiata notevolmente e nel cambiamento ci possono essere questi momenti di difficoltà, dobbiamo trasformarli e costruire qualcosa per uscirne. Devo essere bravo a trasmetterlo ai ragazzi”.
I cambi di Matturro e Ankeye sono stati motivati così: “Alan fa partite in settimana, era giusto dargli minutaggio, anche ad Ankeye era giusto dare un’opportunità. Sono giocatori molto giovani, vanno aspettati, fatti sbagliare. Questa è la verità”.
Per Gilardino comunque l’aspetto mentale va risolto attraverso il lavoro della squadra, dei ragazzi: “Attraverso l’entusiasmo che non dovrà mancare. Dobbiamo ribaltare questo tipo di situazione. Perché questo campionato ci farà stare lì per parecchie settimane. Dobbiamo essere pronti. Puntare sul lavoro. Il miglioramento e l’inserimento di giocatori che sono stati fuori ci potrà portare a questa crescita individuale e collettiva”.