Genova. L’autunno sembra essere ormai in procinto di arrivare, portando con sé il desiderato crollo delle temperature e soprattutto le piogge. Che in questo periodo dell’anno, e anche alla luce dei cambiamenti climatici, possono arrivare repentine e violente, cogliendo di sorpresa anche chi decide di sfruttare le giornate agostane per una passeggiata nei boschi o sulle alture.
Al rischio di mettersi in cammino con abbigliamento o calzature inadatte – corso da molti escursionisti che prendono alla leggera i sentieri liguri, nonostante le raccomandazioni, e che magari vi si avventurano in ciabatte – si aggiunge quindi quello rappresentato dai temporali. Ed è proprio per prevenire eventuali incidenti, legati in particolare ai fulmini, che il Soccorso Alpino ha diffuso una piccolo “vademecum” con i consigli da seguire per passeggiare in sicurezza nella natura. Indicazioni che possono rivelarsi utili anche in Liguria, dove a settembre tanti sentieri sono presi d’assalto per godersi le bellezze naturalistiche dell’entroterra grazie alle temperature più miti.
“Va evitata la permanenza su percorsi particolarmente esposti, come creste o vette, e stare vicino a guglie e pinnacoli, anche di altezza modesta. Meglio scendere di quota facendo attenzione al terreno scivoloso”, sottolineano i tecnici del Soccorso Alpino, deputati a intervenire in caso di infortuni o emergenze. Per mettersi al sicuro dai fulmini, il consiglio è di restare lontano da alberi isolati e di non cercavi riparo dalla pioggia sotto, specie se si tratta di alberi d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante.
“Il bosco fitto offre parziale riparo, ma bisogna evitare sempre di sostare sotto le piante più alte – proseguono dal Soccorso Alpino – restate accovacciati a piedi uniti evitando per quanto possibile il contatto con il suolo: sedetevi su uno zaino, una corda, del legno o rami secchi”.
In caso di temporali, inoltre, vanno evitate ferrate, percorsi attrezzati con funi e scale metalliche e altre situazioni analoghe come in genere il materiale alpinistico: “Cercate rifugio in un anfratto di roccia solo se asciutto, al riparo da possibili scariche di sassi, possibili in presenza di fenomeni violenti. Evitate di avvicinarvi o appoggiarvi a pareti con percolazione d’acqua”. L’auto, se lontana da ruscelli e torrenti che in pochi minuti possono raggiungere regime di piena, è uno dei rifugi da preferire: “Con portiere e finestrini chiusi è un luogo molto sicuro in caso di fulmini”.
In Liguria, così come in molte altre regioni d’Italia, le tempeste di fulmini sono diventate sempre più frequenti. A Ferragosto era stato proprio un fulmine che aveva colpito un albero a provocare l’incendio scoppiato sul monte Liprando, a Montoggio, nel territorio del parco dell’Antola. Una zona molto impervia che ha reso difficili le operazioni di spegnimento. Una decina di giorni dopo un altro fulmine ha colpito un albero a Voltri, facendo divampare un incendio, e pochi giorni fa a Chiavari, durante un temporale, sempre un fulmine ha colpito il tetto di una casa. Anche qui sono partite le fiamme.