Sotto assedio

Fauna selvatica, l’appello di 75 sindaci liguri: “Presenza massiccia, servono risposte”

L'accusa: "Il settore della vigilanza venatoria regionale risulta da tempo depotenziato. il territorio deve essere gestito, non abbandonato"

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Genova. “La presenza massiccia di fauna selvatica nel nostro territorio sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti. Se vogliamo che il nostro territorio, le nostre campagne ed il turismo legato a questo mondo continuino a vivere non possiamo proseguire a sottovalutare il problema, occorre dare una risposta“.

Queste le parole contenute in una lunga lettera aperta sottoscritta e firmata da 75 amministrazioni comunali liguri per chiedere alle istituzioni provinciali e regionali di cercare – insieme ai territori – delle soluzioni reali ad una problematica che negli ultimi anni sembra essere di fatto fuori controllo.

“Risulta molto difficile per non dire impossibile per noi amministratori locali stabilire se ciò sia conseguenza di politiche errate relative all’introduzione di certe specie e quindi di ciò che si può definire a tutti gli effetti antropizzazione, ovvero un effetto di cattiva gestione ambientale causato dall’uomo – si legge nell’appello promosso dal sindaco di Calice Ligure Alessandro Comi – Come amministratori riceviamo giornalmente segnalazioni della presenza di cinghiali, daini e caprioli o lupi all’interno di orti, giardini e terreni coltivati e abitazioni con spesso conseguenti ed inevitabili danni ad alberi da frutto, viti e olivi, muri a secco distrutti. Fenomeni che mettono a dura prova il lavoro operato da privati ed aziende agricole presenti nel nostro territorio“.

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Una presenza sempre più straripante e che nei centri urbani ha trovato un nuovo Eden: “Le modalità introdotte negli ultimi anni relativamente alla raccolta di rifiuti,a volte imposte e non scelte dagli enti locali, vedono sempre più spesso bidoni dei rifiuti rovesciati e compostiere distrutte dagli animali alla ricerca di cibo e se fino a poco tempo fa questi episodi erano localizzati nelle zone più decentrate dei paesi oggi ci vengono segnalati anche in prossimità dei centri urbani. Inoltre va segnalata la sempre maggiore presenza di selvatici sulle strade pubbliche, concreta ed innegabile fonte di rischio per chi le percorre”.

Ad oggi i margini di manovra per i sindaci, soprattutto quelli dei comuni meno popolosi, sono davvero pochi: “Come amministratori ben poco è ciò che ad oggi possiamo fare se non segnalare i luoghi nei quali ci vengono segnalati gli animali all’ambito di caccia competente che provvede ad organizzare, sulla base delle disponibilità delle squadre di caccia locali, eventuali battute speciali con tutte le difficoltà di operare in stagioni calde e con l’ovvia impossibilità di agire troppo vicino ai centri abitati, condizioni che spesso rendono vani gli sforzi adoperati. Il settore della vigilanza venatoria regionale risulta da tempo depotenziato e le poche unità rimaste a disposizione pur con molti sforzi sono insufficienti a supportare adeguatamente i nostri vasti territori”.

Infine l’appello per un intervento che sappia garantire un difficile equilibrio oggi rimesso in discussione: “Se vogliamo che il nostro territorio, le nostre campagne ed il turismo legato a questo mondo continuino a vivere non possiamo proseguire a sottovalutare il problema, occorre dare una risposta, agendo di concerto con gli Enti provinciali e regionali competenti in materia, evitando di cadere nell’ipocrisia di voler da un lato favorire ed incentivare il ritorno alla campagna ed alla vita agricola mentre dall’altro non si è in grado di tutelare adeguatamente chi quella scelta abbia fatto sottovalutando come la presenza massiccia di fauna selvatica sia uno dei principali problemi allo sviluppo in tal senso. Il territorio deve essere gestito, non abbandonato. Vorremmo che in futuro si valutassero attentamente i rischi associati all’introduzione di nuove specie e soprattutto vorremmo che chi conosce e vive il territorio venisse ascoltato, aiutato e tenuto nella considerazione che merita.”

Il comunicato da me inviato e’ stato proposto, condiviso e sottoscritto dai comuni seguenti :
Albissola Marina, Albissola Superiore, Altare, Arenzano, Avegno, Bargagli, Bergeggi, Borghetto di Vara, Bormida, Borzonasca, Brugnato, Busalla, Cairo Montenotte, Calice Ligure, Calice al Cornoviglio, Campo Ligure, Carasco, Carcare, Carro, Carrodano, Ceranesi, Cogoleto, Cogorno, Coreglia Ligure, Cosseria, Crocefieschi, Davagna, Dego, Deiva Marina, Fascia, Favale di Malvaro, Fontanigorda, Giusvalla, Isola del Cantone, Lavagna, Leivi, Levanto, Lorsica, Lunarzo, Maissana, Mallare, Masone, Mele, Mignanego, Millesimo, Mioglia, Moconesi,  Moneglia, Montebruno, Montoggio, Ne, Orco Feglino, Osiglia, Pieve Ligure, Portofino, Propata, Quiliano, Rapallo, Rezzoaglio, Rialto, Roccavignale, Ronco Scrivia, Rondanina, Rossiglione, Rovegno, S. Colombano Certenoli, S. Margherita Ligure, S. Stefano d’Aveto, Serra Rico’, Sesta Godano, Savignone, Sori, Spotorno, Stella, Tiglieto.

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