Botta e risposta

Regionali, nuovo scontro Orlando-Bucci sulle infrastrutture: nel mirino Gronda e Skymetro

L'ex ministro: "Nessun problema a fare le opere quando ci saranno i finanziamenti". Il sindaco: "Si prenda una dose di umiltà". E prevede il via libera da Roma per la metro sopraelevata in Valbisagno

Generico settembre 2024

Genova. Ruota ancora intorno alle infrastrutture lo scontro tra Marco Bucci e Andrea Orlando, principali contendenti alla presidenza della Regione Liguria.

Il candidato del centrosinistra, parlando stamattina a SkyTg24, ha ribadito le sue perplessità sulla Gronda, pur senza schierarsi contro l’opera. “Tutte le opere che sono finanziate vanno fatte – ha spiegato -. L’amministratore delegato di Autostrade, che credo volesse fare un favore a Bucci, ha detto che, se iniziasse adesso, sarebbe terminata 2035. Costerà 8-9 miliardi e attualmente è finanziata per 2 miliardi. Quando si chiarirà l’elemento del finanziamento non ci saranno problemi a realizzarla, tenendo conto anche delle obiezioni al suo tracciato come tutte le opere che partono molto dopo rispetto a quando sono state progettate. Nessun problema,  mancano soltanto 6 miliardi all’appello ma sicuramente li troverà il governo Meloni da qui alle elezioni”, la chiosa ironica di Orlando.

Sullo Skymetro, la metropolitana sopraelevata in Valbisagno già finanziata dal ministero delle Infrastrutture con 398 milioni di euro, ha rimarcato la sua posizione: “È il Consiglio superiore dei lavori pubblici che lo ha bocciato. Ha la sua utilità, ma così come è pensato non è realizzabile. E non per colpa dei comitati o dei grillini, ma perché lo dice un’istituzione dello Stato che opera come soggetto del ministero”. I comitati, peraltro, hanno chiesto a tutti i candidati di impegnarsi ad abrogare la deroga che consente la costruzione dell’opera, impegno che Orlando non si è ancora assunto.

Bucci, però, assicura che sullo Skymetro “stiamo andando nella direzione giusta” e che “nelle prossime due-tre settimane” arriverà la risposta positiva da Roma, con cui vanno avanti le interlocuzioni sulle modifiche al progetto. Il punto più critico, da quanto si apprende, è il superamento della copertura del Bisagno a Marassi, possibile con la costruzione di un ponte obliquo appoggiato su due spalle, una per ciascuna sponda del torrente. I tecnici del Consiglio superiore dei lavori pubblici hanno chiesto di renderlo meno invasivo. Sarebbe stata vagliata anche l’ipotesi di demolire l’edificio dell’istituto Firpo, ben presto abbandonata.

“La Gronda – replica ancora il sindaco-candidato – deve essere fatta. Le infrastrutture vanno decise se servono al territorio, non in funzione dei finanziamenti, ma valutando quali sono i benefici nel medio e lungo termine. Le infrastrutture si fanno così. Se qualcuno avesse fatto questi discorsi per l’autostrada del Sole non l’avremmo mai fatta. Se uno ha fatto queste cose in passato ha l’autorevolezza e la capacità per farle in futuro, se uno non le ha mai fatte farebbe bene a prendersi una dose di umiltà e mettersi a lavorare per un’infrastruttura”.

Le reazioni sulla Gronda

“L’ex ministro Orlando continua coi suoi giochi di parole sulla Gronda – commenta il viceministro Edoardo Rixi, capolista della Lega alle regionali -. Mentre lui si concentra su slogan vuoti, questo governo è impegnato a intervenire concretamente sulle concessioni autostradali per evitare l’aumento esponenziale dei pedaggi agli utenti per opere ancora da costruire. Misura che, evidentemente, Orlando vorrebbe imporre ai cittadini. D’altronde sulle cifre si contraddice da solo: fino a ieri sosteneva che la Gronda costasse 12 miliardi e non ci fossero fondi, oggi si accorge che costerà la metà e ci sarebbero 2 miliardi già pronti. E sul tracciato, è finalmente d’accordo con l’attuale percorso stabilito da un dibattito pubblico e da un’amministrazione di sinistra o anche su questo è ostaggio del M5s e deve chiedere prima a loro?”.

Fanno sorridere le parole di Rixi sulla Gronda – replica il deputato del M5s ed ex sottosegretario del Mit Roberto Traversi -. Dopo anni di promesse disattese, il progetto, diventato talmente vecchio da risultare superato, se non addirittura obsoleto, è ancora un miraggio. E quindi no, Rixi non tiri in ballo il M5s perché già nel 2020, quando io ero sottosegretario al Mit, la destra dichiarava che per far partire il cantiere mancava solo una firma. Anche oggi, dopo quattro anni di annunci e un governo dello stesso colore, manca sempre solo una firma? La verità è che in questi anni la destra non è stata nemmeno capace di apporre una firma, figuriamoci far partire i lavori. Detto ciò, pare che il viceministro Rixi dimentichi che sulla Gronda il centrodestra è in cortocircuito: corre infatti l’obbligo di ricordare le recenti dichiarazioni di Claudio Scajola, secondo cui la Gronda è un progetto faraonico, di un’eccessiva lunghezza, di un costo eccessivo e sicuramente non utile per la celerità e mobilità di cui abbiamo assolutamente bisogno per attraversare Genova. Si mettano d’accordo prima di tutto fra loro”.

Le reazioni sullo Skymetro

“Per il candidato Orlando un giorno lo Skymetro non va fatto perché non ha senso e il giorno dopo invece dice che ha una sua utilità. Le dichiarazioni del candidato della sinistra a trazione Cinque Stelle sembrano tanto il classico un colpo al cerchio e uno alla botte per accontentare gli oltranzisti del no e l’accozzaglia degli alleati che dovrebbe sostenerlo – commenta l’assessore Matteo Campora, candidato di Vince Liguria -. Se già in campagna elettorale non è in grado di prendere una posizione certa e chiara su un’opera così vitale per Genova e la Val Bisagno e il suo vasto entroterra, ci chiediamo come possa pensare di poter fare delle scelte di governo per il bene di Genova e della Liguria”.
“La Val Bisagno ha diritto ad un trasporto pubblico efficiente. Lo Skymetro di Bucci invece è solo l’ennesima presa in giro ai danni delle cittadine e dei cittadini della Val Bisagno, che a fronte di quasi mezzo miliardo di euro di soldi pubblici arrivati da Roma, aspiravano a ben altro rispetto a una serie infinita di rendering – interviene Simone D’Angelo, capogruppo in Comune e candidato del Pd -. Invece l’opera celebrata come faraonica da parte del Sindaco-Candidato Bucci si è rivelata un disastro sotto ogni punto di vista. Finanziario, con costi esplosi a oltre 140 milioni più del previsto. Progettuale, con l’impossibilità di avere una linea in grado di collegare Prato al centro. Ambientale, con le vergognose norme “salva-Skymetro” varate dalla Giunta Toti per consentire alla Giunta Bucci di costruire nell’alveo del Bisagno, mentre lo scolmatore è fermo al palo con ritardi sempre più preoccupanti. Il sindaco-candidato Bucci infatti dimentica che il progetto è stato bocciato varie volte dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, tanto che a oltre due anni dal finanziamento dell’opera il Comune di Genova non è ancora riuscito a presentare un progetto definitivo. Mentre Bucci pensa di demolire la sopraelevata per non dare fastidio ai nuovi proprietari delle case di lusso del Waterfront, ne realizza una nuova ben più impattante in Val Bisagno. I cittadini di Marassi e Staglieno e Molassana però non valgono di meno, e meritano rispetto. Meritano un sistema di trasporto veloce, davvero realizzabile, e che non distrugga il paesaggio della valle”.

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