Genova. “Un atto non rispettoso verso i cittadini del Comune di Genova che cercavano risposte a problemi gravi, come la Tari più alta d’Italia, la situazione disastrosa dei servizi pubblici, penso che sarà anche questo tema di campagna elettorale. È un atto di chiarezza quello del sindaco, ma di certo non è un atto di responsabilità verso i cittadini“. È il duro commento di Simone D’Angelo, segretario genovese e capogruppo del Partito Democratico a Tursi, alla notizia della candidatura di Marco Bucci alle elezioni regionali.
“Penso sia una scelta meditata, una scelta che di fatto chiude la consiliatura che vede Bucci sindaco per la seconda volta di questa città. Saranno mesi intensi, voteremo il 27-28 ottobre per la Regione ed è facilmente pronosticabile il fatto che successivamente voteremo per il Comune”, è il pronostico di D’Angelo. Sulla carta Bucci sarebbe tenuto a dimettersi da sindaco solamente in caso di elezione in Regione, visto che le due cariche sono incompatibili.
“È una scelta politica della destra che evidentemente non trovava alcun candidato disponibile a correre – prosegue il segretario del Pd -. Anche questo è un segnale che certifica la grande difficoltà del centrodestra a giustificare l’azione amministrativa fallimentare di questi nove anni di giunta Toti e sette anni di giunta Bucci. È un atto di chiarezza sulla schiena dei genovesi, non possiamo che prenderne atto”.
Il centrodestra candida Bucci ritenendolo vincente. Sarà un avversario ostico? “No, lo avvertiamo come rappresentante della destra in questa Regione – risponde D’Angelo -. Abbiamo sempre sostenuto che Bucci non fosse un’anomalia, come qualcuno sosteneva: è stato il rappresentante delle forze politiche della destra in questi anni: Fdi, Lega e Forza Italia hanno deciso di sostenerlo. Una scelta politica legittima. Forse il dato più triste è la volontà di chiudere anticipatamente l’attività del consiglio comunale di Genova. I genovesi aspettavano risposte sui problemi di questa città che in questi anni ha visto diminuire la qualità della vita in maniera drammatica. Il sindaco tenta di fuggire in Regione anziché abbattere la Tari. Il Pd e le forze progressiste sono pronti a rispondere con chiarezza, con progetti e programmi, con proposte concrete per risolvere i problemi in questa Regione e in questa città”, conclude.
La replica di Bucci
“Se andiamo a votare a breve per il consiglio comunale, vuol dire che io vinco. Se il Pd ha detto che io vinco, io sono strafelice“. Così il sindaco Marco Bucci, uscendo da Palazzo Tursi, ha commentato le parole di Simone D’Angelo. Nessun’altra dichiarazione da parte del primo cittadino, che parlerà alla stampa alle 19.00 dopo il consiglio metropolitano.