Genova. Nell’entourage di Bucci si dice che una risposta così non se l’aspettava nessuno. Decine di persone che stanno contattando il sindaco e i suoi collaboratori per mettersi a disposizione in vista della campagna elettorale, e non solo per candidarsi. A giudicare dai primi effetti sembra che la mossa del centrodestra, a prescindere dai giudizi di merito, sia stata azzeccata sul piano politico: la candidatura del primo cittadino genovese ha risvegliato gli entusiasmi in un ambiente percorso dall’imbarazzo per la mancata convergenza su un nome condiviso, con pronostici nefasti sull’esito del voto. Ora, invece, è tornata la voglia di vincere.
Data la rapidità degli eventi, il cantiere è stato aperto da poche ore e avrà bisogno di qualche giorno per fissare i punti fondamentali. A partire dalla lista civica che – è stato ribadito oggi – sarà solo una e si ispirerà nel logo alla formazione che alle elezioni del 2022 è risultata prima forza della coalizione totalizzando più del 19% (sul 55,49% totale al primo turno). Salvo sorprese, quindi, si chiamerà Vince Liguria e metterà insieme qualche totiano, alcuni nomi concordati con Claudio Scajola e in gran parte – almeno su Genova – i fedelissimi del sindaco. Non si esclude tuttavia che possano presentarsi altre liste politiche non connesse ai partiti principali della coalizione, come quella dell’Udc.
Parallelamente bisogna organizzare anche la campagna elettorale. Che ovviamente dovrà battere l’intera Liguria, dove peraltro si confida che l’effetto Bucci – legato al paradigma del “sindaco del fare” consolidato nella vicenda del ponte Morandi – possa essere ancora più forte che a Genova, dove invece il sindaco rischia di scontare il malcontento causato dai cantieri (presenti e futuri) in alcune zone della città. Ci sarà una squadra dedicata, ma al momento è ancora tutta da comporre. Entro lunedì questi tasselli dovrebbero andare al loro posto. Nel frattempo si lavora al programma, che sarà una sintesi tra la vision di Bucci e i contributi di tutte le forze politiche.
Come detto sono numerose le persone che si mettono a disposizione per puro “attivismo”. Ma anche quelli che oggi, dopo il fuggi-fuggi generale degli scorsi giorni, bussano alla porta per candidarsi in una lista che potrebbe risultare troppo piccola per tutti. Tra i candidati sicuri ci sono l’assessore Matteo Campora, l’ex portavoce di Toti Jessica Nicolini, gli assessori regionali Giacomo Giampedrone e Angelo Gratarola, il consigliere Alessandro Bozzano, il vicesindaco di Chiavari Antonio Segalerba. Ancora incerta la posizione di Marco Scajola: nell’elenco di nomi fornito dallo zio Claudio il suo non ci sarebbe, dato che era molto vicino il suo passaggio a Forza Italia. Ma in lizza per entrare in Vince Liguria ci sono pure renziani e calendiani in rotta coi rispettivi partiti intenzionati a rientrare nel campo largo del centrosinistra: uno di questi è Federico Giacobbe (già ex M5s), ma potrebbe esserci pure Davide Falteri.
In prospettiva si dovrà ragionare anche del futuro post-Bucci, in caso di vittoria alle regionali. Il sindaco si dimetterà e l’incarico passerà al vicesindaco Pietro Piciocchi fino a nuove elezioni. A quel punto mezza giunta potrebbe essere da rifare. In odore di candidatura, infatti, ci sono anche Alessandra Bianchi e Sergio Gambino (Fratelli d’Italia), Francesca Corso, Paola Bordilli e Marta Brusoni (Lega). Certo, probabilmente non tutti ce la faranno ma un rimpasto potrebbe essere necessario in ogni caso.
Intanto oggi ha ufficializzato la propria candidatura al Consiglio regionale il segretario regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco, per settimane nella rosa dei possibili candidati: “Saranno settimane intense e avrò bisogno del vostro aiuto per costruire la Liguria del domani”, ha scritto in un post. Per ora è l’unico leader di partito in corsa: Edoardo Rixi rimane saldamente al ministero delle Infrastrutture, dopo essere stato sfiorato dall’ipotesi di un’investitura che non avrebbe voluto, mentre Matteo Rosso, deputato di Fratelli d’Italia, non è mai stato disponibile. Così pure Ilaria Cavo, coordinatrice della Lista Toti, che ieri ha voluto ringraziare chi ha creduto in lei sottolineando che nei sondaggi aveva il maggiore gradimento.