Genova. La nuova stagione del C.G.S. Club Amici del Cinema di Genova Sampierdarena (via Carlo Rolando, 15) si apre con “Almodóvar – Corpi in prestito”, rassegna di cinque film restaurati diretti dal grande regista spagnolo Pedro Almodóvar, che con “The Room Next Door” ha vinto il Leone d’Oro all’81a Mostra del Cinema di Venezia.
L’omaggio all’autore iberico, iniziato con “Kika. Un corpo in prestito” e “Il fiore del mio segreto”, proseguirà con “Parla con lei” (venerdì 13 e sabato 14 settembre), “La mala educación” (venerdì 20 e sabato 21 settembre) e “Volver” (venerdì 27 e sabato 28 settembre).
Tutte le proiezioni del venerdì inizieranno alle 21 e saranno in versione originale con sottotitoli in italiano, mentre quelle del sabato saranno doppiate e si svolgeranno alle 18.30.
Distribuita in sala dalla CG Entertainment in collaborazione con Cinema Beltrade Barz and Hippo, tale retrospettiva è la seconda parte di un omaggio al regista spagnolo iniziato la scorsa estate con “ Almodóvar – La forma del desiderio”, rassegna che propose altri cinque film restaurati, questa volta girati tra gli anni Ottanta e i Novanta: “L’indiscreto fascino del peccato”, “Che ho fatto io per meritare questo?”, “La legge del desiderio”, “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” e “Tacchi a spillo”.
“Almodóvar – Corpi in prestito” si concentra invece sui film in cui l’autore mette al centro il corpo dei suoi personaggi: “Kika. Un corpo in prestito” è un’opera grottesca e sopra le righe in cui il corpo è una metafora delle ossessioni e delle perversioni della società contemporanea; “Il fiore del mio segreto” è un film nel quale la protagonista deve confrontarsi con se stessa e la propria identità; vincitore dell’Oscar per la “miglior sceneggiatura originale”, “Parla con lei” è uno dei vertici del cinema di Pedro Almodóvar, un melodramma in cui il corpo di una donna in coma è al centro della vita di due uomini, entrambi innamorati di lei; parzialmente autobiografico, “La mala educación” è un mélo che sfocia nel noir in cui i protagonisti sono prigionieri dei propri traumi e dei propri desideri; “Volver” è un’opera corale quasi tutta al femminile, in cui al centro vi sono i corpi delle donne e tematiche come la maternità e la morte. Con una straordinaria Penelope Cruz, la cui interpretazione sembra seguire le tracce di Anna Magnani e Sophia Loren.