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Canile di Monte Contessa, il nuovo bando: tra gli obblighi per il gestore accoglienza h24 e la presenza di un comportamentalista

Il Comune ha approvato disciplinare, capitolato speciale d'appalto, documenti e modalità per l'indizione della gara europea con cui verrà scelto il nuovo gestore

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Genova. È alla fine arrivato il nuovo bando, che sarà pubblicato a breve, per la gestione del canile comunale di Monte Contessa, attualmente in affidamento all’associazione Una. La direzione ambiente del Comune ha approvato la documentazione necessaria a indire una gara europea per affidare sia la gestione della struttura, compresa la cura e la custodia degli animali, sia la gestione del servizio veterinario e dell’ambulatorio. La base d’asta è di poco più di 950.000 euro, cifra che comprende la stima dei costi del personale (636.341 euro) sia la stima delle spese (314.600 euro), per un affidamento che durerebbe due anni.

Gli obblighi per il nuovo gestore

La nuova gestione dovrebbe subentrare, se tutto andrà secondo i piani, il primo novembre di quest’anno. Il primo novembre del 2026 l’appalto potrebbe essere rinnovato per altri due anni. Tra gli obblighi del nuovo gestore, la nomina di un responsabile amministrativo, di un medico veterinario che avrà il ruolo di direttore sanitario, del personale medico a supporto del direttore sanitario e di un medico veterinario specializzato in comportamento animale.

Responsabile e direttore sanitario dovranno garantire il servizio di custodia anche nelle ore notturne e nei festivi, tutto l’anno, ed essere in grado di ricevere 24 ore su 24 cani e gatti recuperati sul territorio. Dovrà inoltre inviare all’Ufficio Animali l’elenco dei volontari che accedono al canile e che dovranno essere iscritti, a cura dello stesso gestore, in un apposito registro. Un aspetto importante, quest’ultimo, visto che negli ultimi anni gli scontri tra gestori del canile e associazioni che vi prestano volontariato sono stati accesi.

Tra gli altri obblighi resi espliciti nel capitolato, la garanzia di una prima visita veterinaria a tutti gli animali ospitati e in occasione di ogni nuovo ingresso, sia dal punto di vista sanitario sia dal punto di vista comportamentale, sterilizzazioni, e poi la predisposizione, da parte del veterinario comportamentalista, di piani individuali per la rieducazione e riabilitazione dei singoli animali, la consulenza agli adottanti per problematiche di tipo sanitario o comportamentale entro i 4 mesi dall’adozione e la definizione di un piano alimentare specifico pensato sulle esigenze dei singoli animali. È inoltre chiesta la presenza di personale medico veterinario per almeno otto ore giornaliere da lunedì a venerdì, e per 4 ore il sabato. Domenica e nei festivi è invece chiesta la reperibilità.

Le disposizioni per i volontari

Il capitolato impone poi la garanzia di accesso ai visitatori almeno per tre ore, dalle 14 alle 17, nei feriali, e per sette ore nei festivi. Ai volontari l’accesso è consentito dalle 9 alle 18.30. Proprio ai volontari è dedicato uno specifico articolo, il numero 5, che specifica che il gestore deve garantire la partecipazione alle attività del canile, a patto che sia “esclusivamente come un supporto alle attività di gestione della struttura”, I volontari dovranno però essere adeguatamente formati, frequentando un corso in presenza di almeno 16 ore tra teoria e pratica.

“I volontari dovranno attenersi scrupolosamente alle direttive del gestore per una efficiente ed efficace attività di collaborazione all’interno del canile – prosegue il capitolato – e non potranno gestire nessun animale in mancanza dell’avvenuta frequentazione del corso formativo; potranno altresì, in attesa della formazione, fornire supporto ad attività di pulizia, sfalcio, manutenzione ordinaria e quant’altro ritenuto necessario e opportuno dal gestore”.

Il capitolato speciale relativo al bando snocciola poi alcuni numeri della struttura, da tempo ormai al centro del dibattito per la necessità di potenziare i servizi e aumentare gli spazi: 90 box doppi per il rifugio, 14 box per il canile sanitario destinati alla Asl 3, 6 box adibiti a infermiera, il gattile, e poi segreteria, ambulatorio e sala medica, servizi igienici, magazzini, spogliatoi e locali cucina. Un accenno poi al numero di animali presenti in struttura, censimento che risale però al 31 maggio e non rispecchia l’attuale situazione visti gli ingressi legati anche al periodo estivo: 160 cani, di cui 25 dichiarati da Asl 3 come “morsicatori” e 70 gatti, sia randagi che oggetto di degenza a seguito di confisca o decesso del proprietario. A fine agosto però la stessa associazione Una comunicava che i cani ospiti erano 166, mentre i gatti erano 41.

Il nuovo bando atteso già a giugno

Il nuovo bando per la gestione del canile di Monte Contessa era atteso entro la fine di giugno, ma il Comune si è preso più tempo anche per ascoltare le istanze di gestori attuali e volontari. Tra giugno e luglio proprio alla struttura era stata dedicata una commissione fiume, divisa in due parti, finalizzata a chiarire come impiegare i soldi di un maxi lascito testamentario e anche ad analizzare le criticità relative alla gestione.

Tra le richieste più impellenti il riscaldamento per le stecche e alcune attività di manutenzione, oltre all’aumento del numero dei box. Per farlo, aveva spiegato Corso, sono necessari però sopralluoghi per stabilire se il terreno a disposizione è sufficiente o se serve acquisirne una nuova porzione. Dopodiché andrà fatto un progetto per la realizzazione degli impianti necessari.

“Con questo bando intendiamo dare un’importante svolta alla gestione del canile di Monte Contessa – ha detto Francesca Corso, assessora alla Tutela degli Animali – Non solo quindi accoglienza, ma attivare azioni affinché all’emergenza si possa rispondere in modo concreto e trasversale avendo come obiettivo assoluto il benessere degli animali sia dal punto di vista sanitario sia ambientale. Negli ultimi anni la costante crescita di casi di abbandoni, di rinuncia alla proprietà e di maltrattamenti agli animali hanno resto preoccupante la situazione e confidiamo molto che la nuova gestione, che potrà avvalersi della nostra fattiva collaborazione, possa offrire quanto richiesto dall’attuale contingenza: dall’opera di riorganizzazione a quella di miglioramento della situazione anche per quanto riguarda l’aumento della qualità e del numero dei box che ospitano e ospiteranno gli animali. Inoltre, un ruolo sempre importante sarà quello ricoperto dai volontari. A questo proposito ringrazio l’associazione Una Odv per l’ammirevole impegno che sta dedicando a questa struttura. Al contempo auspico che il nuovo bando solleciti la partecipazione di altre associazioni affinché le proposte costruttive siano di impulso a più soluzioni innovative”.

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