Il rigore di Barreca manda in estasi la Sampdoria, che da sfavorita vince il derby eliminando il Genoa, ora sarà sfida alla Roma. Una vittoria legittimata da una prestazione gagliarda della squadra di Sottil, che non ha avuto timori reverenziali nonostante la categoria di differenza e ha condotto la partita per larghi tratti. Troppo rinunciatario il Genoa, bravo nello sfruttare l’errore della Samp sul goal ma poi non in grado di mostrare trame di gioco convincenti. Troppo poco.
Blucerchiati che sono incappati nell’ennesimo erroraccio difensivo della stagione pagato caro ma non hanno accusato il colpo continuando a fare capolino con costanza nell’area avversaria. Forse, più di tutto il resto è questo l’aspetto positivo che si porta a casa Sottil in chiave campionato. Dall’altro lato, si è vista ancora una volta la fatica del Genoa a palleggiare e a manovrare.
Genoa e Sampdoria hanno affrontato il derby entrambe con il modulo 3-5-2. Poco turnover ambo i lati, con La Gumina al fianco di Coda nella Sampdoria. Nel Genoa, il tandem offensivo titolare formato da Pinamonti e Vitinha.
La partita non ha seguito il canovaccio preventivato che prevedeva il Genoa in possesso palla e la Samp in difesa per ripartire. La prima fase di gara ha visto costanti ribaltamenti di fronte, nonostante sia stata la squadra di Sottil a tenere di più il pallone. Il Genoa ha punito la Sampdoria al 9′ minuto. Silvestri tocca corto il rinvio dal fondo, Romagnoli rinvia male centralmente, il Genoa recupera palla e segna con Pinamonti. Strategia vincente lasciare il pallino del gioco alla Sampdoria? Non lo è stato – sempre che di strategia si trattasse – perché la retroguardia genoana è apparsa vulnerabile e non c’è stata la fase di contrattacco. Il Genoa è stato dopo il goal pericoloso solo con Vitinha nell’unica sortita offensiva del portoghese, conclusione però sporcata da Romagnoli. Solo nel primo tempo la Samp ha concluso in modo pericoloso con Depaoli, due volte con Coda e infine con La Gumina.
Nel secondo tempo la Sampdoria ha costantemente messo sotto pressione gli avversari, che non sono riusciti a ribattere o a chiudere nella sua area la Sampdoria, situazione che avrebbe messo particolarmente in difficoltà i blucerchiati viste le pecche difensive che hanno caratterizzato il passato recente della squadra di Pirlo prima e poi di Sottil. Il forcing blucerchiato è stato premiato al 36′ quando con un’azione veloce Tutino ha prolungato di tacco per Borini che appena dentro l’area ha calciato di prima intenzione infilando Leali. Poco altro fino al quarto e ultimo minuto di recupero se non l’espulsione di Romagnoli per un fallo su Ankeye.
La sequenza dei rigori
Rigore 1: Miretti sbagliato, Borini gol, Rigore 2: Bani gol, Bere gol, Rigore 3: Bohinen gol, Benedetti parato, Rigore 4: Vasquez gol, Depaoli gol, Rigore 5: Vogliacco gol, Tutino gol, Rigore 6: Frendrup gol, Sekulov gol, Rigore 7: Zanoli parato, Barreca gol.
Il tabellino
Genoa: Leali, Vogliacco, Bani, Vasquez, Sabelli (54′ Zanoli), Frendrup, Badelj (79′ Bohinen), Thorsby, Martin (54′ Matturro), Vitinha (64′ Miretti), Pinamonti (79′ Ankeye).
Allenatore: Alberto Gilardino
A disposizione: Gollini, Sommariva, De Winter, Ekhator, Marcandalli, Kassa, Accornero, Ahanor, Masini.
Sampdoria: Silvestri, Bereszynski, Romagnoli, Vulikic, Depaoli, Akinsanmiro (62′ Benedetti), Meulesteen, Vieira (75′ Sekulov), Ioannou (62′ Barreca), Coda (62′ Tutino), La Gumina (75′ Borini).
Allenatore: Sottil
A disposizione: Vismara, Ravaglia, Riccio, Bellemo, Kasami, Venuti, Giordano, Yepes, Veroli.