Sestri Levante si prepara ad ospitare la mostra “Palme Liguri” di Thomas Roberts, artista, scultore e designer di gioielli che da anni sviluppa una complessa e stratificata arte dai soggetti graffianti, dove si fondono riferimenti al passato, al presente, tra la street art, la pop art e la poesia visuale.
La mostra, curata da Susanna Brandolino, sarà inaugurata il prossimo venerdì 20 settembre alle ore 18:30 in Sala Ricco al Palazzo Comunale di piazza Matteotti, 3 e sarà visitabile dal 21 settembre al 6 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 13, il lunedì e il mercoledì dalle ore 8 alle ore13 e dalle ore 14 alle ore 17, il sabato e la domenica dalle ore 9 alle ore 14.
“Palme Liguri” celebra l’iconografia della palma, pianta esotica introdotta in Riviera nell’Ottocento dagli anglosassoni, appassionati collezionisti di specie rare. La scelta di Roberts di focalizzarsi su questa particolare pianta si lega profondamente al suo legame trentennale con il Tigullio, un luogo di straordinaria bellezza a lui particolarmente caro. Nelle sue opere, la palma diventa simbolo di viaggio, sia fisico che metaforico, attraverso epoche e culture diverse, richiamando l’Orientalismo ottocentesco, il Kitsch, e le influenze culturali che spaziano dall’Egitto napoleonico alla California hollywoodiana.
La palma, con la sua associazione alla figura mitologica della fenice, incarna valori di prosperità, pace e salvezza spirituale, apparendo in varie forme e contesti culturali: dalla palma giusta dei Salmi, alla figura sensuale del Cantico dei Cantici, fino a simbolo apollineo nella cultura greca e al palmares romano. Anche oggi, la palma continua a simboleggiare una promessa di felicità e un moderno giardino dell’Eden, utilizzata nella cultura di massa come metafora del consumismo e dell’esotismo venduto dalla pubblicità. La mostra di Roberts riflette su come questo simbolo, pur svuotato del suo valore originale, mantenga un forte potere evocativo e critico nella società contemporanea.
“Chi lo conosce di persona sa quanto Thomas Roberts sia un autentico spirito libero, un outsider dei percorsi convenzionali, sia nella vita che nell’arte. Lontano dal rumore mediatico della contemporaneità, se gli si chiede di parlare delle sue opere, risponde laconico che
si esprimono compiutamente senza tante parole inutili. Straniero a tutto ciò che è ovvio e ordinario, Roberts anziché partecipare alla fiera della mondana vanità, sceglie di nascondersi nel folto di una giungla dello spirito, dove anche il nome proprio perde ogni importanza; i suoi lavori spesso non portano la sua firma, si riconoscono da sigle,
loghi e hashtag, come #persosbobba e , che rivelano il mood creativo di ogni periodo del suo percorso artistico”, come sottolinea Simona Milani nel testo a sua firma, contributo critico che accompagna la mostra.
Biografia dell’artista
Nato a Belfast nel 1950, Thomas Roberts, artista, scultore e designer di gioielli, negli anni Settanta ha sviluppato un’ampia gamma di tecniche quale assistente di svariati artisti in Spagna e negli USA. Negli ultimi vent’anni ha lavorato nel campo dell’architettura d’interni. Nel 1990 si trasferisce a Milano, dove apre un atelier di consulenza, progettando installazioni e allestimenti. Nello stesso periodo indaga il design del gioiello e realizza diverse collezioni composte da pezzi unici d’artista. Successivamente manifesta il desiderio di tornare definitivamente alla pittura, attingendo alle diverse esperienze personali accumulate negli anni. Sviluppa una complessa e stratificata arte dai soggetti graffianti, dove si fondono riferimenti al passato, al presente, tra la street art, la pop art e la poesia visuale.