Genova. Allarme a Genova per un caso di febbre West Nile, malattia provocata da un virus trasmesso principalmente attraverso le punture di zanzara. A contrarla è stato un paziente residente in via Orsini, nel quartiere di Albaro, dove sono scattate le misure di sanità pubblica disposte dalla Asl 3 e rese pubbliche dal Comune con un’ordinanza ad hoc.
Per prevenire la trasmissione del virus ad altre persone è necessario un intervento urgente di disinfestazione con insetticidi in aree pubbliche e private in un raggio di 100 metri dall’abitazione del paziente, compresi i tombini. Devono essere rimossi tutti i potenziali focolai larvali (qualsiasi ristagno d’acqua presente in sottovasi, recipienti, annaffiatoi), limitando l’innaffiatura di giardini e aree verdi. Meglio dotarsi di zanzariere, piastrine, zampironi e spray per evitare l’ingresso degli insetti negli ambienti interni.
Inoltre, durante gli interventi di disinfestazione con insetticidi, sarà necessario chiudere porte e finestre, spegnere condizionatori e impianti simili, ritirare la biancheria stesa, far entrare in casa gli animali domestici e proteggere gli oggetti che usano all’aperto, proteggere frutta e verdura degli orti (e comunque non consumarla prima di 10 giorni). Saranno polizia locale a fornire ai cittadini tutte le informazioni necessarie.
Febbre West Nile: cos’è, come si prende, sintomi, come si cura
Si tratta di una malattia provocata dal virus Wnv, isolato per la prima volta in Uganda nel 1937, diffusa ormai in tutti i continenti. I serbatoi sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex). Altri mezzi di infezione documentati sono trapianti, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. In ogni caso non si trasmette coi contatti da persona a persona. Il virus può infettare anche altri mammiferi, in alcuni casi anche cani e gatti.
Nella maggior parte dei casi il virus West Nile si presenta senza sintomi o comunque in forma innocua con febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei. I sintomi possono durare da pochi giorni a qualche settimana. I sintomi più gravi riguardano meno dell’1% delle persone infette e comprendono febbre alta, forte mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsione, paralisi e coma. In un caso più mille il virus può causare un’encefalite letale.
Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. La misura di prevenzione più efficace è evitare di farsi pungere dalle zanzare ed evitare che queste possano riprodursi facilmente. Non esiste nemmeno una terapia specifica. Di solito i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita.