Genova. “Credo che il muro di confine tra politica e giustizia sia squilibrato, e non da oggi, in favore della giustizia. Che la politica, intimidita da trent’anni di populismo e inchieste, abbia rinunciato a far valere molte sue prerogative e abbia messo in campo serie di leggi di cui non si può incolpare la magistratura ma la politica”.
Così l’ex presidente ligure Giovanni Toti – dopo aver incontrato a Roma gli esponenti di Noi Moderati – torna ad agitare la questione delle misure cautelari per le cariche elettive dopo l’inchiesta che lo vede imputato per corruzione e finanziamento illecito e che lo ha portato a dimettersi per riconquistare la libertà.
Leggi che Toti trova “equivocabili e sibilline, sul finanziamento pubblico, sul voto di scambio. Sono leggi che consentono oggi a chi lo volesse interpretazioni maliziose e malevole che non aiutano la chiarezza dell’azione politica. Questo è un ragionamento che deve fare il Parlamento e spero lo faccia insieme alla riforma della giustizia che il ministro Nordio sta meritoriamente portando avanti”.
Parlando la settimana scorsa in conferenza stampa, Toti aveva abbozzato una proposta: “Una legge che dica che per gli organi elettivi la custodia cautelare dura 15 giorni perché prevale la volontà popolare di avere il sindaco o il presidente”. E ieri il vicepremier Matteo Salvini, che oggi incontrerà Toti nella capitale, ha parlato dell’idea di uno scudo per i governatori, una sorta di immunità estesa agli amministratori: “Credo sia giusto pensarci – ha detto in un’intervista alla Verità – d’altronde la vicenda Toti è incredibile: è stato liberato solo quando ha scelto di dimettersi. Qualcuno lo ha definito ostaggio della magistratura, direi che è qualcosa di inquietante e mai visto prima. Un precedente pericoloso. E lo dico da imputato, perché ricordo che sono a processo e rischio fino a 15 anni di carcere per aver difeso i confini dell’Italia da ministro dell’Interno. Un’altra vicenda che svilisce la politica e la sottomette a un altro potere dello Stato”.
“Lo scudo proposto da Matteo Salvini per governatori e amministratori? Non ne abbiamo parlato, ci siederemo attorno a un tavolo e vedremo in concreto la proposta e cosa prevede la norma. È come abbiamo fatto con l’abuso d’ufficio: siamo sempre disposti ad ascoltare le proposte per una buona amministrazione”, ha commentato il segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa al partito.
Ma dalle parti di Fratelli d’Italia non c’è entusiasmo. “Vorrei vedere nel concreto la proposta che farà Salvini. Per quanto ci riguarda, il tema dello scudo per governatori o altre figure che svolgono importanti funzioni dal punto di vista istituzionale è qualcosa che non dovrebbe essere necessario, nel senso che dobbiamo vivere in uno stato di diritto che ha i tre pilastri, potere giudiziario, legislativo ed esecutivo, che dovrebbero restare in equilibrio – ha detto il senatore Raffaele Speranzon intervenendo a L’Aria che Tira su La7 -. Purtroppo in passato ci sono state situazioni per cui c’è stato uno squilibrio che ha portato a dubitare del fatto che il potere esecutivo svolgesse nel modo migliore le proprie funzioni o qualche volta che anche il potere giudiziario non le svolgesse in modo del tutto imparziale. Non credo però che la soluzione sia dare scudi a chi svolge importantissime funzioni a garanzia di tutti i cittadini”.
“Sicuramente l’inchiesta di Genova ha fatto un passo in più rispetto a molte altre, si è anche stracciato il velo che talvolta ha coperto con ipocrisia italiana questo muro di confine. A Genova – ricorda Toti – si è stabilito che la concretezza e l’attualità del rischio di reiterazione di reato, requisiti previsti dalla legge per le esigenze cautelari, coincidevano in toto con l’assunzione di una pubblica. Questa è una teorizzazione di Procura, gip e Riesame. Di fronte a questo è legislatore che deve dire qualcosa”.
Stamattina intanto l’ex governatore ha incontrato una delegazione di Noi Moderati: il leader nazionale Maurizio Lupi, la deputata Ilaria Cavo (coordinatrice della Lista Toti in Liguria) e il deputato Pino Bicchielli. Alle 11.00 l’appuntamento con Matteo Salvini, alle 16.00 con Maurizio Gasparri di Forza Italia e infine alle 19.00 con Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia. “Saranno più saluti e ringraziamenti – ha spiegato Toti – poi comincerà qualche ragionamento anche sulla campagna per le regionali che non si concluderà certamente oggi”.