Genova. “Il taglio di pini a Brignole è solo l’ultimo più grave episodio di una decennale gestione fallimentare del verde da parte di Aster e dell’inadempienza del Comune”. A dichiararlo è la Rete genovese dei comitati che, alla vigilia dell’intervento di rimozione degli alberi in viale Thaon De Revel, ha scritto una lettera all’assessore alle Manutenzioni del Comune, Mauro Avvenente, chiedendo di pensare di sottrarre ad Aster la gestione del verde urbano.
La Rete dei comitati, che riunisce anche tante anime ambientaliste, si scaglia contro il “pacchetto” di 200 tagli di alberature in cui rientrano i 15 tagli previsti nella prossima settimana a Brignole, intervento che Aster e il Comune di Genova hanno giustificato spiegando e ribadendo che quelle piante sono malate e a rischio di crollo.
“Peccato che nel caso di Brignole – dicono dalla Rete – è accertato che la responsabilità del degrado delle alberature, fermo restando che è da dimostrare la necessità di abbattimento, e documenti a supporto non sono stati ancora prodotti, è tutta sempre di Aster, che, nel 2018, non ha vigilato sulla correttezza di lavori subappaltati dalla suddetta azienda, che hanno danneggiato gli apparati radicali e impermeabilizzato il suolo senza adeguato spazio di rispetto alla base delle alberature, come previsto dal Regolamento del Verde”.
“Non ci stupiremmo se anche per le restanti 190 alberature si fosse di fronte ad analoghe responsabilità pregresse – affondano il colpo – in tale quadro ci si aspetterebbe pesanti interventi sanzionatori da parte della civica amministrazione nei confronti di un’azienda come Aster, che agisce come una ditta privata in regime di monopolio, che sta gestendo da anni in modo fallimentare un bene pubblico come il verde, e con questo intendiamo, come minimo, il pagamento dei danni economici, perché un albero secolare ha un valore economico, non solo ambientale, la richiesta di dimissioni da parte dei responsabili di Aster, e arrivare in tempi brevi alla sottrazione ad Aster di un servizio fondamentale per i cittadini come il verde”.
La Rete dei comitati nota come l’assessore alle Manutenzioni, di fronte alla richiesta di critiche e informazioni, si sia prodigato in una “difesa quasi rabbiosa e a spada tratta dell’operato di Aster”. Avvenente ha però anche annunciato un tavolo con le associazioni e Aster – previsto per lunedì 19 agosto – nel corso del quale saranno presentati gli studi che hanno portato alla conclusione della necessità del taglio per motivi di sicurezza.
Molto difficile che si possa arrivare a un piano di accordo: lo scontro è ormai totale. “Il punto è che la gestione fallimentare del verde da parte di Aster è diretta conseguenza delle politiche fallimentari sul verde dell’amministrazione del sindaco Bucci. Altro che incremento del verde a Genova! Il saldo è negativo su tutti i fronti: nessuna de-impermeabilizzazione del suolo, nessun incremento del verde diffuso per contrastare le isole di calore, nessun progetto di riforestazione urbana, nessun investimento economico, piano del verde “fuffa”, assenza di corretta pianificazione, di adeguato monitoraggio e manutenzione, mancata applicazione del regolamento del verde con totale via libera alle motoseghe di Aster, che assorbe molte più risorse economiche pubbliche rispetto ad un servizio gestito direttamente dal Comune, e – come presa in giro finale – promesse di fantomatici parchi urbani dove non servono, a servizio di speculazioni/valorizzazioni immobiliari”.