Genova. Fumata nera per i pini secolari di viale Thaon di Revel, di fronte alla stazione Brignole. Alla consulta del verde con tecnici e associazioni, riunita stamattina a Palazzo Tursi, il Comune ha confermato la volontà di procedere alle operazioni di abbattimento, in programma già da questa sera e affidate agli operatori di Aster. Nulla da fare per gli ambientalisti che avevano chiesto un mese di tempo per effettuare nuove analisi sugli alberi e valutare il ricorso a un particolare sistema per il consolidamento di quelli effettivamente a rischio crollo. Ma intanto si prepara una manifestazione di protesta per il tardo pomeriggio.
“Dopo ampia discussione che ha preso atto delle varie posizioni, non abbiamo potuto far atro che prendere atto della relazione dei tecnici dello Studio Verde di Torino che ci hanno confermato che quegli alberi sono tutti in classe D, cioè a rischio crollo – spiega l’assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente -. Il tema è di pubblica incolumità. Se ci saranno soluzioni immediate praticabili ne terremo conto, altrimenti procederemo con l’abbattimento“.
Ma al momento alternative a brevissima scadenza non sembrano esistere. E quindi si inizia già oggi, come da programma comunicato negli scorsi giorni, in orario notturno per minimizzare l’impatto sulla viabilità: “Abbiamo chiesto ad Aster di iniziare a portare avanti il lavoro sui tre alberi più compromessi, quelli cavi, e nel frattempo i tecnici di Aster, che sono agronomi esperti, faranno ulteriori verifiche sugli altri esemplari. Dispiace a tutti, lo facciamo a malincuore“.
“Siamo delusi e amareggiati – commenta Stefano Fera, presidente della sezione genovese di Italia Nostra -. Ci sembrava di aver trovato un’apertura, una disponibilità all’ascolto, ma così non è stato. Abbiamo chiesto all’assessore e ai tecnici di Aster di darci un mese di tempo per fare analisi diverse dalle prove di trazione che sono state eseguite dallo studio di Torino. E le avremmo pagate noi”. L’associazione si è rivolta a Gian Pietro Cantiani, dottore forestale noto a livello nazionale per aver messo a punto una tecnica di consolidamento sulle radici che eviterebbe il taglio. “Ma questa possibilità ci è stata negata perché, secondo loro, sono pericolosissimi”.
“Già oggi c’è più vento dei giorni scorsi, se cade uno di quei pini succede il finimondo – ribadisce Avvenente -. Di fronte al rischio che qualcuno possa lasciarci le piume, siamo costretti a procedere”. Del resto a marzo un albero era già caduto in viale Thaon di Revel abbattendosi sul gabbiotto Amt. “Non si capisce perché questo rischio non ci fosse fino a poche settimane fa – replica Fera -. Ci hanno detto che la viabilità non si può interrompere e il capolinea non si può spostare, eppure le modifiche si fanno ovunque per esigenze di cantiere. Probabilmente era già deciso che stasera dovessero iniziare le operazioni”.
Nel frattempo la Rete genovese dei comitati sta organizzando un presidio di protesta in viale Thaon di Revel con appuntamento alle 17.00. L’intenzione è replicare l’iniziativa anche nei prossimi tre giorni. “Chiediamo al sindaco un intervento per sospendere il taglio e fare le verifiche che ci sono state negate”, spiega Andrea Agostini del Circolo Nuova Ecologia.
La Rete dei comitati nei giorni scorsi aveva puntato il dito contro la “gestione fallimentare” di Aster, chiedendo che la partecipata non si occupasse più di verde pubblico. Nel caso di Brignole, a causare l’attacco fungino che ha minato la stabilità dei pini secolari sarebbero stati i lavori stradali nel viale tra il 2017 e il 2018, eseguiti da una ditta in subappalto dalla stessa Aster. Secondo le stime dell’azienda sarebbero circa 200 gli alberi a rischio crollo in tutta Genova (sulla base del fatto che circa il 10% risulta in pessimo stato alle prove di trazione), ma – secondo quanto riferito durante il tavolo dal responsabile del verde Giorgio Costa – al momento non risulterebbero altre piante in classe D.