Si è spento all’età di 76 anni l’allenatore svedese Sven-Goran Eriksson. Lo scorso gennaio aveva annunciato di essere gravemente malato di tumore. Circa una settimana fa, l’ex allenatore della Sampdoria aveva lanciato un messaggio in occasione della presentazione del docufilm della sua carriera: “Prendetevi cura della vostra vita. E vivetela”.
Era arrivato in Italia negli anni ’80 per allenare la Roma. Poi, è passato alla Fiorentina prima di approdare alla Sampdoria, che ha guidato dal 1992 al 1997. Con il club blucerchiato ha sollevato la Coppa Italia 1993/1994. In Italia ha vinto anche lo scudetto con la Lazio insieme a un altro ex blucerchiato come Roberto Mancini.
La notizia della sua malattia in fase terminale aveva commosso il mondo del calcio. La Sampdoria lo aveva omaggiato lo scorso 5 maggio invitandolo a Marassi. Nell’occasione, aveva riabbracciato tanti suoi ex giocatori e assistito alla vittoria contro la Reggiana che aveva permesso alla squadra di qualificarsi ai playoff. Il club lo ha salutato sulle sue pagine social con un commosso “Ciao, Sven”. Tantissimi i messaggi di cordoglio, tra cui quello del Genoa: “Riposa in pace, Sven-Goran Eriksson”.
Non solo tanto affetto dalla Sampdoria negli ultimi mesi. Anche il Liverpool, club mai allenato ma che il tecnico aveva sempre sognato, lo aveva invitato a sedersi sulla sua panchina nella partita tra “Legends” dei Reds e dell’Ajax.
L’ultima esperienza in panchina, conclusasi nel 2019, è stata con la nazionale delle Filippine. A livello di nazionali, spicca la sua esperienza come allenatore dell’Inghilterra. Ha guidato la “nazionale dei tre leoni” dal 2001 al 2006.