Salerno. Sul banco degli imputati di questo inizio shock della Sampdoria ci sono gli errori, marchiani, ma soprattutto lui: Andrea Pirlo.
La piazza mugugna, additandolo come responsabile di una Samp che ha cambiato sì molto, ma almeno sulla carta ha in forza giocatori decisamente di maggiore esperienza. Di sicuro questo inizio, con solo un punto in tre partite, non è quello che si attendevano, anzi, sembra di assistere a un déjà vu che ha proprio negli errori legati a uno stato mentale non sempre concentrato un filo rosso che lega l’inizio della stagione della Samp 2023-2024 con quella 2024-2025. E se stavolta non è stata una débacle completa come contro la Reggiana (che ha vinto anche in questa giornata e, per come si è vista al Ferraris potrebbe essere una delle squadre-sorpresa di questo campionato), preoccupa proprio il non saper sfruttare le occasioni per mettere il risultato in cassaforte, ma anche il come i gol vengono presi: la difesa ha già subito sei gol e occorre capire in fretta se è questione anche di modulo con interpreti poco adatti allo schieramento a tre. In più, se il problema dell’abbassamento dell’attenzione si verifica con così tanta frequenza, la responsabilità è in primis dell’allenatore che invece, a parole, si limita a dichiarazioni generiche legate al fatto che in settimana la squadra lavora con grande voglia. La costruzione dal basso, già vista l’anno scorso, non appare congeniale alla squadra, soprattutto in questa prima parte di stagione in cui occorre creare un’amalgama e automatismi che solo il tempo può dare, perché insistere?
Dopo la sconfitta di Salerno il mister ha analizzato la partita nell’intervista sul canale ufficiale blucerchiato e il canovaccio dell’analisi è un po’ sempre lo stesso (stavolta niente riferimento alla pressione dello stadio): “Abbiamo fatto un buon primo tempo. Nonostante fossimo andati in svantaggio, c’è stata un’ottima reazione. Avevamo tenuto bene il campo, avevamo avuto anche occasioni per per portarci sul 3-1 e non le abbiamo sfruttate. Nel secondo tempo siamo scesi in campo con lo stesso spirito, magari ci siamo abbassati un po’ troppo abbiamo concesso qualche tiro di troppo da fuori area”.
Pirlo rimarca l’abbassamento dell’attenzione nelle fasi cruciali: “Abbiamo abbassato un po’ l’attenzione e quando abbassi l’attenzione contro squadre di qualità poi rischi di andare incontro a una sconfitta. Può essere stato quello, ma non dobbiamo dobbiamo aspettarci niente. Dobbiamo essere sempre sul pezzo: le partite vanno giocate, possono succedere tanti episodi ma noi dobbiamo essere sempre concentrati, sempre affamati perché ogni azione diventa decisiva”.
In particolare Pirlo si concentra sul secondo gol: “Abbiamo concesso un po’ troppo spazio sulla marcatura, dove cerchiamo di lavorare ogni giorno, ogni settimana. Purtroppo queste disattenzioni ci stanno costando punti, ma dobbiamo lavorare perché momenti difficili ne abbiamo passati e ci siamo sempre ricompattati. Lo faremo questa settimana. Lo spirito dei ragazzi è buono perché li vedo lavorare tutti i giorni con grande voglia, con grande sacrificio, sono i primi a essere rammaricati dei risultati, ma sono sicuro che ce la faremo ce la faremo a ritornare a essere la Sampdoria che tutti aspettano”.
Pirlo in questo ha ragione e se l’anno scorso non c’era nessuno a insidiarlo per la panchina per motivi strettamente economici, quest’anno la situazione potrebbe essere diversa. La partita contro il Bari potrebbe essere già decisiva.