Genova. Sette nuovi parcheggi pubblici “a favore della vivibilità del centro cittadino e di una migliore fruizione degli spazi pubblici urbani”. È quanto prevedono le linee di indirizzo approvate oggi dalla giunta di Palazzo Tursi dopo la lettera di Confcommercio che chiedeva a Bucci l’impegno a sottoscrivere “un protocollo d’intesa” per mettere nero su bianco le promesse avanzate negli ultimi incontri.
Le nuove dotazioni di parcheggi pubblici, spiega il Comune, riguarderanno 7 aree: piazza Dante, Ponte Parodi, via Fiasella, piazza Colombo, Stazione Principe, via Carcassi, Calata Darsena/Istituto Nautico. L’obiettivo dichiarato è “favorire accessibilità, fruibilità e vivibilità delle aree storiche e pedonali, agevolandone il raggiungimento e diminuendone l’inquinamento”.
“Le aree – dichiarano gli assessori Piciocchi, Mascia, Bordilli e Campora, proponenti della delibera approvata oggi – sono state individuate dopo alcune analisi preliminari e di confronti con il Municipio e le associazioni di categoria: con questo provvedimento diamo indirizzo agli uffici di realizzare progettualità per la realizzazione di nuovi parcheggi pubblici a servizio del centro storico, favorendone l’accessibilità e la sostenibilità ambientale. La prossima settimana faremo ulteriori incontri per approfondire i possibili futuri sviluppi progettuali”.
Tra le aree scelte viene confermata dunque piazza Dante, dove si discute da anni di un park sotterraneo per eliminare le moto dalla superficie in uno dei punti più scenografici per l’accesso al centro storico. Poi il palazzo Iren di via Santi Giacomo e Filippo, che verrà liberato completamente col trasferimento degli uffici nella nuova sede di Borgo Incrociati. L’edificio però è stato realizzato più di settant’anni fa, perciò è automaticamente vincolato e per giunta porta la firma degli architetti Luigi Carlo Daneri e Mario Labò, due capisaldi del Novecento. Difficile, insomma, che la Soprintendenza ne autorizzi la demolizione.
Un’altra autorimessa potrebbe sorgere sotto piazza Acquaverde, davanti alla stazione Principe, secondo un progetto già predisposto da una società del gruppo Viziano. Si parla poi di via Fiasella, in pieno Quadrilatero, e di via Carcassi, a ridosso dell’Acquasola, dove si era già ipotizzata la realizzazione di un autosilos e di un tunnel pedonale connesso alla futura stazione della metropolitana di Corvetto, idea poi accantonata. Inoltre sono in corso riflessioni su Ponte Parodi, un vuoto urbano nel mezzo del porto antico di cui il Comune vuole riappropriarsi, e la zona della Darsena che peraltro attende da tempo immemore la riqualificazione del silos Hennebique (che avrà anch’esso una dotazione di parcheggi sotterranei).
Decisivo dunque il pressing dei commercianti, che avevano minacciato una manifestazione di protesta contro la nuova Ztl in centro, ma anche il tema della cronica mancanza di parcheggi per i residenti del centro storico. D’altra parte è prevedibile che il piano verrà contestato da chi vorrebbe meno auto e più mobilità sostenibile (in teoria è anche l’indirizzo della giunta Bucci, come dichiarato più volte dall’assessore Campora), soprattutto nelle zone di pregio della città. I silos interrati potrebbero tuttavia aprire le porte a ulteriori pedonalizzazioni o limitazioni del traffico.