Genova. Aveva compiuto da poco 80 anni, Francesco Surdich, ma la sua mente era quella di un ragazzo, per brillantezza e curiosità. E’ morto questa mattina. Professore universitario e preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’Ateneo genovese, figura di riferimento per il mondo culturale cittadino, era stato uno dei docenti più amati dagli studenti di “Balbi 4”. Il suo “storia delle esplorazioni geografiche” era uno degli esami che più appassionavano, per il metodo sempre aperto e per la disponibilità di Surdich ad ascoltare ragazze e ragazzi.
Francesco Surdich, era nato in Istria sotto l’occupazione tedesca. Scappò nel 1946 da Pola con una piccola barca guidata dal nonno, una fuga rocambolesca dall’imminente regime di Tito, arrivò con la famiglia prima a Padova e poi a Genova dove nel 1967 si laureò proprio in Lettere.
Iscritto all’associazione degli studenti cattolici (Intesa), durante i suoi studi universitari ne diventò uno dei principali esponenti nazionali ottenendo nel 1965 l’incarico di segretario nazionale degli Studenti delle facoltà Umanistiche. Dopo la nascita e lo sviluppo del movimento studentesco nel febbraio 1967 fu uno dei promotori della prima occupazione della Facoltà di Lettere dell’Università di Genova.
Nel 1968 ottenne una borsa di studio presso l’Istituto di Paleografia e Storia medievale, iniziando l’attività universitaria che lo avrebbe portato, nel 2008, a diventare preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dopo aver conseguito nel 1970 la libera docenza in Storia medievale, ottenne dal 1970/71 l’incarico di Storia delle esplorazioni geografiche che avrebbe continuato ad insegnare fino al 2015/16, assegnando e seguendo circa millequattrocento tesi di laurea su viaggi e viaggiatori di ogni epoca, che hanno costituito anche il filo conduttore della sua attività di ricerca sfociata in oltre trecento pubblicazioni.
Non aveva mai smesso di fare attività culturale e di partecipare alla vita politica cittadina anche al di fuori dell’Università. Aveva sottoscritto, anche recentemente, molti documenti condivisi da realtà come Genovasolidale o Genovacheosa, battendosi per la pace, la cultura democratica e i diritti dei giovani.