Genova. È trascorso ormai un mese dalle dimissioni di Giovanni Toti da presidente della Regione e dalla conferma che la Liguria deve tornare al voto in autunno, ma di candidati ufficiali ancora non c’è traccia. E gli animi sono sempre più tesi da entrambe le parti, con i nomi darti per certi – quello di Andrea Orlando per il centrosinistra – che restano appesi e quelli avanzati come papabili – due per il centrodestra – ancora in fase di valutazione.
Il problema, come quasi sempre accade, è raggiungere una visione comune interna e mettere d’accordo le diverse anime delle coalizioni. Nel centrosinistra, che da luglio promuove il campo largo con l’obiettivo di tornare al timone della Regione dopo 9 anni di amministrazione Toti, il nome di Andrea Orlando è quello che continua a essere pronunciato con maggiore sicurezza, ma di fatto l’ufficialità non c’è.
Il diktat di Orlando: “Entro la prossima settimana la coalizione dia il nome”
L’affacciarsi della candidatura di Luca Pirondini, che ha dato la sua disponibilità per il Movimento 5 Stelle, non ha contribuito a tranquillizzare, anche se lui stesso ha sottolineato che non si tratta di un diktat ma di una proposta costruttiva. Alla luce di questo, però, è stato proprio Orlando a chiarire che il tempo ormai stringe e la frustrazione sale: “Entro la settimana prossima la coalizione deve fare concretamente sul nome del candidato. Ho dato la mia disponibilità, ma non voglio essere il candidato dell’ultimo momento”, ha detto a margine della Festa dell’Unità della Spezia.
Proprio l’inizio della Festa dell’Unità “itinerante” in provincia di Genova dovrebbe consentire di mettere il sigillo sulla candidatura dell’ex ministro: si parte il 31 agosto da Sant’Olcese, una scelta non casuale visto che il Pd punta a conquistare preferenze nell’entroterra, e per farlo è deciso a creare una lista ad hoc che racchiuda gli amministratori dei piccoli Comuni. Una ventina in totale le date previste in provincia, con la presenza di “big” come la segretaria nazionale Elly Schlein (ancora in definizione la data) e Stefano Bonaccini, atteso il 22 settembre a Struppa.
Il nodo Azione e Italia Viva
A intorbidire le acque c’è poi il ruolo dei moderati e centristi di Azione e Italia Viva, che resta un’incognita. Nonostante le parole di Matteo Renzi, che ha assicurato che in Liguria Italia Viva correrà con il centrosinistra, le eterogenee galassie renziane e calendiane sembrano attendere di avere più chiaro il nome del candidato prima di prendere netta posizione. L’ipotesi più quotata in questi giorni è quella di un listone moderato senza nomi dei partiti, dove far confluire alcuni degli esponenti che a Genova e in Liguria sono all’opposizione del centrodestra.
Il problema principale non è infatti tanto regionale (men che meno nazionale) quanto locale, nello specifico Genova, dove i renziani non solo sostengono il centrodestra del sindaco Marco Bucci, ma fanno addirittura parte della giunta. A sbrogliare la matassa dovrà pensare la senatrice e coordinatrice di Italia Viva, Raffaella Paita. L’impressione è che lo schieramento dettato da Renzi non avrà ripercussioni sul governo comunale, e che chi sostiene attualmente Bucci continuerà a farlo.
Nel centrodestra testa a testa Toti-Piciocchi: si attende il 30 agosto
Dall’altra parte delle barricate la situazione non è molto più chiara. Nel centrodestra sono due i nomi che circolano con maggiore insistenza per la corsa alle regionali post Toti: l’ex assessora regionale totiana, oggi parlamentare, Ilaria Cavo, fedelissima arancione, e il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi. L’ipotesi candidato civico non è del tutto accantonata – sarebbe in realtà la preferita – ma di fatto nessuno dei papabili interpellati ha ancora accettato di correre alle prossime elezioni.
Anche per il centrodestra i nodi potrebbero (dovrebbero) sciogliersi a fine mese. Il 30 agosto si terrà il vertice a tre con i big nazionali Meloni-Salvini-Tajani, che stabilirà una volte per tutte se l’electron day ligure sarà il 27-28 ottobre o se il voto verrà accorpato a quello di Emilia Romagna e Umbria, fissato al 17 novembre. L’incontro dovrebbe mettere finalmente un sigillo sul nome ligure, avviando ufficialmente la campagna elettorale.