Genova. Il gruppo regionale di Linea Condivisa torna a chiedere con forza l’immediata cessazione dei lavori per il nuovo forno crematorio a Staglieno, recentemente avviati nonostante le tante critiche arrivate dai cittadini e durante le commissioni comunali e regionali sul tema.
“Una situazione assurda maturata in un contraddittorio percorso che ha visto il Comune di Genova accelerare la costruzione di un secondo forno mentre la Regione stava elaborando il regolamento regionale per questo tipo di attività – dichiara il Capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale Gianni Pastorino – Questo regolamento, una volta entrato in vigore, vieta la costruzione di un secondo forno. Il ritardo nell’emanazione del piano regionale sembra una mancanza di efficienza e trasparenza dell’operato della Regione stessa. Ravvedo in tale ritardo anche la problematica di azioni giuridiche di più soggetti che, soprattutto nell’area genovese, si stanno interessando alla materia”.
“Verrebbe da chiedersi perché la Regione abbia impiegato così tanto tempo per l’emanazione di questo regolamento – continua Pastorino – Questo ritardo ha permesso di aggirare le norme regionali e ha consentito al Comune di stipulare accordi con aziende. È fondamentale avere una Regione forte che sia in grado di fermare questo progetto inutile, ridondante e dannoso”.
“Il Comune di Genova, incurante dei ricorsi, di una legge regionale che prevede disposizioni diverse, dell’inutilità di un secondo forno e, a nostro avviso, dell’incompatibilità ambientale, continua con la costruzione di una struttura che attirerà inevitabilmente salme – aggiunge il Consigliere Comunale di Linea Condivisa Filippo Bruzzone – Questa operazione sembra mirare a trasformare tutto in un business, ma ci chiediamo quali effettive ricadute positive possa avere in termini di lavoro, tutela ambientale e sviluppo di un mercato che a Genova e in Liguria è già del tutto saturo. Questa opera, priva di una concreta necessità se non quella di interessi economici, rappresenta un grave pericolo per la salute dei cittadini. È scandaloso che, nonostante la spaccatura nella maggioranza di centrodestra e la mancanza di risposte adeguate da parte del vice sindaco Piciocchi, i lavori proseguano”.
“Durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, alcuni gruppi di opposizione hanno chiaramente espresso la propria contrarietà, evidenziando la mancanza di garanzie sufficienti per la tutela ambientale e sanitaria – Erika Venturini, Consigliera Municipale della lista Valbisagno Insieme – Dal punto di vista amministrativo, questa situazione è una vergogna. Non bastano i ricorsi, e il TAR rimanda l’udienza a una data in cui il forno probabilmente sarà già costruito, in spregio alla città e alla democrazia. In questo periodo, continueremo a manifestare in tutte le sedi il nostro dissenso. Non perché siamo contrari a prescindere, ma perché esistevano alternative valide con Socrem, che prevedevano un nuovo forno, maggiori introiti per il Comune e una gestione partecipata del cimitero di Staglieno, che invece rimarrà sempre più isolato”.