Genova. “In questi mesi, quante idee, riflessioni, emozioni e ricordi degli ultimi nove anni insieme. E quante cose da cambiare nel nostro Paese. Presto vi farò leggere tutti questi pensieri…”
Con queste parole l’ex presidente ligure Giovanni Toti, a giudizio per corruzione e finanziamento illecito, accompagna una foto pubblicata oggi su Facebook che lo ritrae all’ombra mentre scrive al computer nella sua villetta di Ameglia, la stessa dove ha trascorso gli arresti domiciliari. Un post che ha tutta l’aria dell’annuncio di un libro di prossima pubblicazione.
Toti ha riconquistato la libertà dieci giorni fa dopo aver rassegnato le dimissioni da presidente della Regione lo scorso 26 luglio. Era ai domiciliari dal 7 maggio, quando la guardia di finanza lo arrestò di prima mattina all’hotel Lolli di Sanremo, dove si trovava per annunciare insieme a Flavio Briatore l’apertura del Twiga a Ventimiglia. In tutto quasi tre mesi di custodia cautelare che Toti ha trascorso leggendo le carte, studiando e forse anche scrivendo.
Nonostante la libertà ritrovata l’ex governatore non è partito per località di vacanza – del resto non è mai stata sua abitudine – e ha scelto di riposarsi in famiglia. Dopo Ferragosto riprenderanno gli incontri politici per chiudere il cerchio sul candidato del centrodestra. “Non sarò io a decidere”, ha precisato Toti rassicurando gli alleati, ma è chiaro che la sua componente avrà voce in capitolo.
Il 5 novembre inizierà per lui il processo con giudizio immediato, come chiesto e ottenuto dalla gip Faggioni, cioè senza udienza preliminare, iniziando subito il dibattimento.