Strategie

Un censimento delle attività e percorsi coi giovani contro l’abuso di droga: le proposte del Municipio per il centro storico

Il presidente Andrea Carratù punta non solo a potenziare i controlli ma anche a intervenire a livello urbanistico e sociale: "Abbiamo estremo bisogno di attività ‘buone’, bisogna capire chi è nei vicoli e a che titolo"

polizia locale centro storico vicoli scritte

Genova. Un censimento delle attività, degli appartamenti vuoti e di quelli affittati, per capire chi vive e lavora in centro storico e avere un quadro più preciso di cosa accade nella città vecchia. La proposta è del presidente di Municipio Centro Est, Andrea Carratù, in realtà già avanzata qualche anno fa ipotizzando una collaborazione con l’Agenzia delle Entrate.

L’ipotesi arriva all’indomani dalla riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in prefettura, convocato per discutere appositamente dell’escalation di violenza nei vicoli, in particolare in zona Sottoripa, culminata nel tentato omicidio del 10 agosto, seguito poi da altre due risse negli ultimi giorni.

Dal tavolo sono uscite due proposte, una di natura maggiormente repressiva e una preventiva: la presenza costante degli agenti del reparto mobile, gli stessi che negli ultimi anni presidiavano piazza De Ferrari, pronti ad agire in pochi minuti in caso di necessità, e una postazione medica fissa per garantire sia un servizio di primo soccorso a cittadini e turisti sia un presidio di natura più sociale e che svolga anche attività di sensibilizzazione sull’abuso di alcol e droga.

Per Carratù la strada da percorrere è proprio questa: “Giusto aumentare il numero di forze dell’ordine, ma è importante anche recuperare a livello urbanistico e sociale il territorio e per questo bisogna muoversi tutti insieme come d’altronde stiamo facendo – ha detto a margine di un sopralluogo al maxi cantiere di piazza Caricamento – Nel comitato sono presenti tutti i rappresentanti, a vari livelli, di chi ha la responsabilità di progettare gli interventi, dal sindaco agli assessori passando per Municipio e operatori del commercio. Poi ci sono le forze dell’ordine, che hanno dato massima disponibilità. Un censimento permetterebbe di sapere chi c’è in centro storico e a che titolo”.

A metà settembre si terrà un nuovo incontro in prefettura cui parteciperanno sia Carratù sia i rappresentanti dei cittadini, e dunque comitati e associazioni. Il presidente di Municipio ha auspicato anche un aiuto da parte della Asl per arginare l’abuso di droga soprattutto tra i più giovani: “Non si possono lasciare i ragazzi da soli e per questo chiediamo alla Asl di darci una mano e progettate percorsi ad hoc, si tratta di un’emergenza molto seria”.

Un’altra ipotesi è poi quella di assegnare edifici attualmente vuoti a enti pubblici In questo modo, prosegue Carratù, si riempirebbero spazi abbandonati ripopolando i vicoli: “Abbiamo estremo bisogno di attività ‘buone’, che fungono anche da presidio sociale. Basta guarda cosa è accaduto a Pré nella parte finale, quella che arriva alla Commenda. Abbiamo investito sostenendo nuove attività, puntando sull’illuminazione e ovviamente presidiando anche con le forze dell’ordine. E i risultati sono arrivati”.

leggi anche
Generica
Chiamata ad agire
Centro storico tra violenza e spaccio, la Maddalena si mobilita: un’assemblea pubblica per salvare il “cuore” di Genova
polizia auto macchina
Nuovo episodio
Ancora violenza in centro storico, tentata rapina a Prè: 24enne ferito a una gamba
Apertura Spirit's House via Maddalena
Le parole
Centro storico dilaniato da spaccio e violenza, l’associazione Ama: “Sbagliato invocare l’esercito. Piano Caruggi è un fallimento”
polizia camionetta blindato reparto mobile
Sicurezza
Escalation di violenza in centro storico, a Caricamento un presidio fisso del reparto mobile

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.