Genova. Ancora un bollino arancione previsto venerdì a Genova per il caldo. Lo comunica la Protezione civile del Comune in base al bollettino del ministero della Salute.
Secondo quanto diffuso questa mattina saranno 36 i gradi percepiti nella giornata che precede il fine settimana con una temperatura alle 8 del mattino di 26 gradi, alle 14 di 31 gradi.
Il bollino arancione rappresenta il livello 2 per cui sono allertati i servizi sanitari e sociali. Oggi e domani resta l’allertamento di livello 1 con il bollino giallo.
Con la nuova ordinanza emanata oggi, che mantiene come scadenza il 31 agosto salvo successivi provvedimenti, Regione Liguria “va incontro alla tutela della salute dei lavoratori recependo alcune segnalazioni ricevute per i lavori di pubblica utilità e per le aree territoriali nelle quali le parti sociali hanno già definito protocolli per la gestione dell’esposizione prolungata dei lavoratori al calore”, viene spiegato in una nota.
Da circa tre settimane viene emesso ininterrottamente uno stato di preallerta (codice giallo) o di allerta (arancione) per la città di Genova. Pertanto la Regione tiene alta l’attenzione, monitorando i dati su temperature reali e percepite, adottando i provvedimenti necessari come l’ordinanza emessa il 2 agosto e aggiornata oggi che riguarda le attività lavorative nelle ore centrali della giornata.
“I giorni 30 e 31 luglio – dichiara il responsabile del Centro di competenza per la prevenzione dei danni da ondate di calore di Alisa Ernesto Palummeri – sono stati i più caldi finora registrati con una temperatura media percepita, secondo l’indice Humidex, di 39,6 gradi. A proposito del mondo del lavoro, tra le rilevazioni che stiamo compiendo è emerso come dall’indagine svolta con un rilevamento al 6 agosto, il 69% dei comuni liguri con popolazione superiore a 5000 abitanti presentava un rischio elevato per eventi avversi a carico dei lavoratori sani che svolgono attività lavorativa pesante all’aperto“.
La nuova ordinanza di Regione Liguria, con la quale si impone il divieto, nel caso si riscontrino particolari condizioni climatiche, di lavorare tra le 12.30 e le 16.00, nei settori agricolo, florovivaistico, nei cantieri edili ed affini, in condizioni di esposizione prolungata al sole, esclude dall’applicazione del provvedimento, le aree territoriali in cui le parti sociali avevano già definito protocolli per la gestione dell’esposizione prolungata al calore dei lavoratori.
Si ricorda che le condizioni di validità dell’ordinanza riguardano i giorni e le aree in cui la mappa del rischio pubblicata sul sito internet http://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12.00, segnali un livello di rischio alto. Nel caso sia necessario lavorare per erogare servizi pubblici o di pubblica utilità e pronto intervento, i datori di lavoro dovranno adottare misure organizzative idonee finalizzate a salvaguardare le prestazioni dei servizi pubblici essenziali.