Prospettive

Amt verso la conferma delle nuove tariffe e gratuità: “Abbonamenti annuali cresciuti del 140%”

La presidente Gavuglio: "Bilancio solido e risultati superiori alle aspettative". Campora: "Obiettivo gratuità totale, ma intanto ogni genovese dovrebbe abbonarsi"

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Genova. Abbonamenti annuali cresciuti del 140% per numero di tessere e del 75% per valore del fatturato, con un incremento dei passeggeri pari al 12% su base settimanale. È il risultato dei primi sei mesi della nuova politica tariffaria di Amt, deliberata dalla Città metropolitana e valida dal 15 gennaio 2024, che l’azienda e il Comune prevedono di confermare una volta terminato l’anno di sperimentazione. Numeri positivi che viaggiano di pari passo con quelli del bilancio 2023, chiuso in attivo per l’undicesimo anno consecutivo con un utile di oltre 267mila euro.

“Era previsto che l’incremento degli abbonamenti andasse a coprire la gratuità per gli under 14 e over 70, ma ad oggi abbiamo superato questa soglia – spiega la presidente di Amt Ilaria Gavuglio -. Per quanto riguarda gli altri titoli di viaggio, fino al 30 aprile erano ancora i circolazione i vecchi biglietti, quindi bisogna attendere una valutazione più puntuale e specifica”. L’azienda ha registrato una crescita anche sugli abbonamenti agevolati, raggruppati in un’unica soluzione da 120 euro con Isee inferiore a 12mila euro: “Il 15 luglio 2023 avevamo venduto 4.400 tessere, nella stessa data nel 2024 erano 21.300”.

La novità principale del nuovo sistema tariffario, oltre alla validità di tutti i titoli per l’intera città metropolitana, era il passaggio dell’abbonamento annuale da 395 a 295 euro. Ma la contropartita, accolta con proteste da molti cittadini, è stata l’aumento del biglietto singolo da 1,50 a 2 euro che ha scoraggiato l’uso occasionale dei mezzi pubblici. E poi la gratuità totale della metropolitana e degli impianti verticali per i residenti (che ha portato a un aumento degli utenti rispettivamente del 40% e 45%) e l’introduzione della gratuità per gli under 14 e gli over 70 (pur con limitazioni di fasce orarie e un braccio di ferro ancora parzialmente irrisolto con Trenitalia per l’integrazione con la ferrovia).

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La presidente Ilaria Gavuglio e l'assessore Matteo Campora

“L’obiettivo è confermare la sperimentazione, ovviamente faremo tutte le verifiche di bilancio – interviene l’assessore alla Mobilità Matteo Campora -. Ad oggi abbiamo l’abbonamento più vantaggioso d’Italia”. Sul lungo termine è ancora in piedi l’idea di un trasporto pubblico completamente gratuito, tanto cara al sindaco Marco Bucci: “Un terzo dei finanziamenti oggi è garantito dalla bigliettazione, dovremmo trovare un modo di sostituirlo. Ad esempio si potrebbe far pagare chi arriva in città con l’auto ma non è di Genova. L’importante adesso è che si arrivi a un abbonamento generalizzato per portare i cittadini a usare il mezzo pubblico: tutti i genovesi dovrebbero essere abbonati“.

“Per arrivare al tutto gratis servirebbero circa 80 milioni di euro – commenta il consigliere metropolitano Claudio Garbarino – ma intanto iniziamo con questo principio: pagare meno, pagare tutti. Nell’entroterra gli under 14 usano i mezzi pubblici non solo per andare a scuola, ma anche per le vacanze”.

Qualche ritocco servirà soprattutto per la fascia over 70, ad oggi ancora esclusa dalla gratuità sui treni nel tratto urbano soggetto a integrazione tariffaria. Una parte del contenzioso con Trenitalia si è risolta: “Nel bilancio abbiamo chiuso la pendenza pregressa per 18 milioni di euro, ottenendo una sopravvenienza attiva di 4,6 milioni”, ricorda la presidente Gavuglio. Ma per far viaggiare gratis gli anziani genovesi l’azienda ferroviaria vuole un corrispettivo ulteriore che “è ancora in fase di definizione”, riferisce Campora. Dall’anno prossimo, inoltre, si valuterà di istituire la gratuità per l’intera giornata (quindi non solo dalle 9.30) già all’entrata in vigore dell’orario estivo, in modo da favorire l’uso del trasporto pubblico nelle ore meno calde.

In generale i conti di Amt risultano in ordine, nonostante i timori sulla gratuità e le difficoltà generali del trasporto pubblico a livello nazionale: “È un bilancio che dimostra la solidità dell’azienda – rivendica Gavuglio -. Il Covid aveva determinato un crollo dei ricavi da bigliettazione che è stato poi recuperato negli anni. Registriamo anche la fiducia del sistema bancario, come dimostra l’aggiudicazione di una gara a Bper per una linea di credito da 70 milioni che ci permetterà di avere la liquidità necessaria per anticipare gli investimenti di alcuni progetti finanziati dal Pnrr”. “Siamo soddisfatti della gestione di Amt portata avanti dalla presidente Gavuglio e del lavoro del direttore generale Stefano Pesci che a breve andrà in pensione – ricorda Campora -. Oggi c’è molta osmosi tra l’amministrazione e il management dell’azienda”.

D’altra parte i sindacati hanno più volte lanciato l’allarme sulla carenza di risorse per la gestione ordinaria del servizio, paventando una nuova stagione di tagli. “La ripartizione delle risorse in Liguria è troppo sbilanciata sul ferro e penalizza il trasporto pubblico su gomma, l’ho fatto presente al Governo”, accusa il consigliere Garbarino. “Ci sono discussioni sul cambiamento dei criteri di ripartizione del fondo nazionale trasporti: è chiaro che non possiamo ricevere una quota inferiore a quella attuale”, avverte Gavuglio.

Prosegue nel frattempo il rinnovo della flotta: “Oggi abbiamo il 17% di bus elettrici, siamo ai primi posti in Italia”, sottolinea l’assessore Campora. L’obiettivo per la completa elettrificazione del parco mezzi è spostato al 2026, quando dovranno terminare i lavori per i quattro assi di forza. In questo pacchetto, finanziato in parte con fondi del Pnrr, sono compresi anche 140 mezzi green da 18 metri. I primi arriveranno a ottobre, come conferma Campora: “Potranno iniziare a girare subito sulla linea 20”. La transizione ecologica procede anche in ambito extraurbano: “A breve avremo la prima stazione di ricarica a Rapallo e siamo quasi pronti per la linea Rapallo-Santa Margherita-Portofino totalmente elettrica”, conclude Garbarino.

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