Genova. È ufficiale: Enrico Musso, professore ordinario di economia applicata dell’Università di Genova, è il nuovo presidente dell’Aeroporto di Genova. Lo ha nominato oggi l’assemblea dei soci (Autorità portuale e Camera di commercio) presieduta da Alessandro Cavo, unico membro rimasto del Cda uscente.
Rimandato invece l’aumento di capitale da 4,5 milioni, necessario per evitare lo scioglimento della società: il tema sarà affrontato in una nuova assemblea già convocata in precedenza per il 10 settembre.
Insieme a Musso, indicato dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale che è socio di maggioranza al 60%, sono state ufficializzate le altre nomine del Cda secondo le anticipazioni emerse negli scorsi giorni. Palazzo San Giorgio ha scelto Ilaria Queirolo, ordinaria di diritto internazionale presso l’Ateneo genovese, e l’avvocato Alessandro Arvigo, esperto di diritto amministrativo, dei servizi pubblici e di diritto societario. La Camera di commercio, che detiene attualmente il 40%, conferma il vicepresidente vicario Alessandro Cavo e piazza l’avvocato Daniele Papone.
Il nuovo consiglio d’amministrazione rimarrà in carica per un anno. “L’obiettivo è cercare un socio di mestiere che possa cogliere tutte le opportunità che uno scalo come questo può avere – spiega Alessandro Cavo -. Ci metteremo subito al lavoro in un’ottica di sviluppo per privatizzare l’aeroporto attraverso un bando di gara. Il bando sarà pubblicato in tempi contenuti, ma andrà scritto bene e di concerto tra i soci”. Puntare sulle crociere per aumentare il traffico rimane “una buona idea”, ma “al Cda non è stato dato mandato per questo, perché significherebbe favorire alcuni”.
L’assemblea ha ringraziato Alfonso Lavarello per il lavoro svolto, ma è proprio sul processo di privatizzazione che si era consumata la rottura. La Camera di commercio non ha gradito l’entrata in società di Msc attraverso l’acquisto del 15% in mano alla famiglia Benetton – operazione orchestrata proprio dall’ex presidente – e ha deciso di esercitare il diritto di prelazione sulle quote, facendo saltare il banco e riportando l’Aeroporto sotto il pieno controllo pubblico. “Ricordiamo che il Colombo è stato oggetto di ingenti investimenti pubblici – sottolinea Cavo – tra cui la pista nuova nel 2022, il terminal nuovo che verrà aperto entro l’autunno, il ricondizionamento del vecchio terminal entro il 2025, la passerella e la nuova stazione ferroviaria”.
Resta saldamente al suo posto il direttore generale Francesco D’Amico che pure aveva condiviso la strategia incentrata sui crocieristi come volano per aprire nuove rotte su Genova.