Savona. Non si è fatta attendere la risposta del consigliere regionale e capogruppo FI in Regione Angelo Vaccarezza alle parole dell’Anpi genovese in merito alla commemorazione delle vittime della Repubblica Sociale Italiana sul monte Manfrei a Savona.
Una replica che arriva anche per la rappresentanza della stessa Regione Liguria, che ha visto presente proprio l’esponente forzista: “Ogni morte e uccisione avvenuta a guerra finita è giusto commemorare, commemorare coloro che sono stati uccisi non durante una azione di guerra ma da semplici prigionieri” afferma Vaccarezza.
“La memoria storica richiede di ricordare tutte le vittime innocenti, esattamente come sono andato alla celebrazione dell’eccidio eccidio di Sant’Anna di Stazzema, un crimine nazifascista” aggiunge.
E ancora: “Sui dubbi sollevati dall’Anpi in merito all’utilizzo di fondi della Regione per la mia partecipazione tengo a precisare che questa, come altre iniziative del genere avvenute in altre occasioni, e di rappresentanza istituzionale per la Regione Liguria, sono state fatte a mie spese, senza soldi regionali o altro”.
Vaccarezza entra poi nel dibattito storiografico sulla strage e sottolinea: “L’Anpi mette in dubbio la veridicità della strage? Esistono vari documenti e fonti storiche al riguardo, comunque consiglio all’Anpi di leggere il libro “Il sangue dei vinti” di Giampaolo Pansa, che non è certo figura della destra, nel quale è presente quanto accaduto sul monte Manfrei di Savona”.

Infine una stoccata ironica, con riferimento ad un precedente episodio avvenuto ad Albenga: “Ringrazio l’Anpi, in quanto oggi almeno ha dimostrato di considerare il vessillo regionale come istituzione, mentre in precedenza, durante il mio intervento alla commemorazione avvenuta ad Albenga per l’ottantesimo anniversario della Battaglia di Nikolayewka, la presidente Anpi mi aveva volutamente voltato le spalle… ” conclude il consigliere regionale e capogruppo FI in Regione.