Genova. Un’indiscrezione della Gazzetta dello Sport ha evidenziato come la Sampdoria sia sottoposta a una sospensione dei tesseramenti e al fermo provvisorio della loro esecutività da parte della Lega B dopo l’esposto del patron del Brescia Massimo Cellino.
La Società ha diffuso una nota in cui comunica serenità.
«Siamo pienamente consapevoli di aver seguito scrupolosamente ogni indicazione e norma in merito – spiega il presidente Matteo Manfredi – muovendoci nel rispetto più assoluto delle limitazioni imposte. Questo modus operandi è stato peraltro già applicato dal nostro club durante la precedente sessione di mercato trasferimenti».
Manfredi ribadisce che sono stati rafforzati i processi di governance e che la Società si sia dotata dei più stringenti presidi di controllo: «Ogni attività viene attentamente e preventivamente sottoposta al parere dell’ufficio legale della società, garantendo così la massima trasparenza e correttezza. Siamo convinti del lavoro fin qui promosso in sede di mercato dal responsabile dell’area tecnica Pietro Accardi e siamo certi che le operazioni perfezionate potranno quanto prima essere rese esecutive».
Il presidente non fa nomi, ma aggiunge: «Purtroppo, al contempo, constatiamo le continue ed evidenti azioni di disturbo che da parte di soggetti terzi si manifestano fuori dal campo. Qualora dovessimo subire danni relativi alla nostra corretta operatività, non esiteremo a far valere i nostri diritti nelle sedi opportune».
Cellino contesta i riscatti di Leoni e Pedrola. Al momento la decisione definitiva è rinviata dopo la richiesta di interpretazione dell’articolo 90 delle Norme organizzative interne. In ballo anche l’ipotesi penalizzazione.
L’ultimo messaggio è per i tifosi: «Desidero infine rivolgermi ai nostri tifosi: nonostante le limitazioni imposte, la società è al lavoro per garantire serietà e serenità nel rispetto delle gloriose tradizioni di questo club. Rimangono ferme la nostra dedizione e il nostro impegno nel solco dello stile Sampdoria».