Savona/Vado Ligure. Si è svolta oggi, nella sede della Regione Liguria, una riunione del tavolo comprensoriale e della struttura commissariale dedicata al riposizionamento del rigassificatore al largo della costa di Vado Ligure e al relativo collegamento con la rete nazionale del gas naturale. All’incontro, richiesto dai 12 Comuni e dalla Provincia di Savona, hanno preso parte il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana e la struttura commissariale, oltre ai consiglieri regionali savonesi, ai rappresentanti della Provincia di Savona stessa e dei Comuni di Albissola Marina, Albisola Superiore, Altare, Bergeggi, Cairo Montenotte, Carcare, Noli, Quiliano, Spotorno, Vado Ligure e Vezzi Portio.
“Abbiamo rappresentato al presidente Piana la posizione da tempo espressa dal territorio contraria al progetto del rigassificatore chiedendo alla Regione di fornire il proprio supporto e sostegno e, quindi, di esercitare un’azione coordinata presso il governo affinché l’esecutivo fermi il progetto”, commentano i sindaci.
“Gli amministratori del comprensorio hanno espresso inequivocabilmente le difficoltà di gestione territoriale dovute ai possibili danni collaterali legati a turismo, ambiente, agricoltura e artigianato, che il progetto che fa capo al piano energetico nazionale potrebbe causare – commenta il presidente ad interim Alessandro Piana -. Si è ragionato sulla necessità di individuare il nome di un nuovo commissario straordinario. Nell’interesse della comunità, la Regione Liguria proporrà al Governo un nuovo incontro a Roma per esprimere le volontà dei Comuni e trovare insieme la soluzione migliore. Il protrarsi dello stato di impedimento dell’attuale commissario Giovanni Toti in seguito all’esito negativo del Riesame, considerando che l’iter procedurale sta comunque andando avanti, impone decisioni insieme al territorio coinvolto, che ha evidenziato anche nel corso di questa riunione troppe perplessità in merito allo scenario attuale e futuro”.
La struttura commissariale fa sapere che il monitoraggio delle procedure deve proseguire e che richiederà un incontro tra Comitato tecnico regionale e Mase per chiarire le tempistiche relative al rilascio del nulla osta di fattibilità. Il presidente ad interim Alessandro Piana e la struttura commissariale hanno inoltre confermato la disponibilità a nuovi incontri con i rappresentanti del territorio per accompagnare le decisioni future.
“Al termine è emerso per voce del presidente stesso che la posizione della regione è di sostegno al territorio e quindi contraria al progetto di trasferimento. Una giravolta che ha dell’incredibile.
Oggi però, in nome dell’interesse superiore, non e’ tempo di polemizzare: l’obiettivo di bloccare il trasferimento della nave rigassificatrice rimane la priorità”, commenta il consigliere regionale Roberto Arboscello.
“E’ per questo che ho appena depositato un Ordine del Giorno che impegna la Giunta ex Toti a bloccare il trasferimento da Piombino a Vado. Un documento senza premessa e valutazioni politiche sul percorso fatto, con l’obiettivo di togliere qualsiasi alibi ai consiglieri, anche savonesi, di centrodestra, in modo da attuare per la prima volta, una vera coesione territoriale, trasversale agli schieramenti, per raggiungere l’obiettivo richiesto dai cittadini e da tutto il mondo economico e sociale della Provincia. Invito quindi Mai, Vaccarezza e tutto il centro destra a passare dalle parole ai fatti. Mi aspetto il loro appoggio per il bene del territorio. Consentitemi una battuta: benvenuti anche a loro tra i terrapiattisti. Continuiamo la battaglia fino a che non avremo la certezza”, conclude Arboscello.
Oltre agli incontri istituzionali proseguono anche le iniziative dei cittadini. Sabato 27 luglio è in programma una nuova “Catena Umana” contro il rigassificatore. La seconda edizione, dopo quella dello scorso anno, è stata annunciata lo scorso 2 luglio direttamente dal palco allestito in occasione della nuova protesta per dire no al posizionamento della nave rigassificatrice che da Piombino dovrebbe trasferirsi, a partire dal 2026, di fronte alle coste di Savona e Vado Ligure.