Il commento

Regolamento artisti di strada, Di Cesare (Lega): “L’app darà più visibilità e possibilità di controllo”

Entrerà in funzione a settembre, e prevede anche l'installazione di almeno due totem che permetteranno di assistere alla performance da remoto

edoardo di cesare

Genova. In attesa del voto del Consiglio comunale sul nuovo regolamento per l’arte di strada, continua la battaglia a distanza tra i promotori del nuovo documento e i suoi contestatori. Dopo l’annuncio della manifestazione degli artisti, prevista per domani sotto palazzo Tursi, Genova24 ha chiesto a uno dei promotori di questa nuovo regolamento, Edoardo di Cesare, consigliere del municipio I in quota Lega, quali sono le novità introdotte in questa “carta”.

“La novità principale è l’arriva dell’app dedicata che permetterà la gestione delle performance in maniera più snella ed efficace – spiega – darà più visibilità agli artisti grazie alla possibilità di guardare i lice con i totem e di essere registrati in un circuito che coinvolge anche altre città”.

I totem, che dovrebbero essere almeno due nella fase iniziale, saranno delle “torrette” che permetteranno agli artisti di collegarsi all’amplificazione “già settata in base ai parametri fonometrici del posto e della tipologia di performance” e di essere visti e ascoltati da remoto. E anche di ricevere oblazioni.

Ma non solo: “L’applicazione permetterà di avere la garanzia di esibirsi e l’alternanza degli artisti. Sarà in diverse lingue e garantisce il reale riconoscimento di un artista evitando che un commerciante o residenti si prenoti la postazione per evitare che suonino dei veri artisti. E sarà uno strumento per la Polizia Locale che finalmente potrà garantire il rispetto del regolamento”. Secondo le prime stime il nuovo sistema, una volta approvato dal Consiglio comunale, dovrebbe entrare in funzione a settembre.

E poi il regolamento, che tanto sta facendo discutere in queste ore: “Postazioni e classificazione degli artisti in categorie di emissioni sonore sono importanti in quanto la disposizione dei palazzi e la conformazione della città modificano le emissioni sonore. Ci sono zone più sensibili e zone meno sensibili – osserva Di Cesare – Le distanze erano già presenti nel regolamento nell’art. 4 comma 3, ma comunque sono giustificate dal fatto che se io ho una vetrina di un negozio sul quale pago affitto, tasse e spese e davanti mi si piazza un artista io perdo visibilità del mio prodotto e impedisce di dialogare con i clienti all’interno del locale”.

La superficie di occupazione non è stata toccata – aggiunge – ma è chiaro che una banda di più persone non può mettersi in vie troppo strette dove non passano neanche i mezzi di soccorso in caso di emergenza. Gli orari sono stati ritoccati solo ed esclusivamente per chi emette emissioni. Bisogna anche tutelare i lavoratori notturni che hanno la sola sfortuna di abitare in una via o piazza che è gettonata dagli artisti di strada”.

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