Genova. Il Pd chiede un incontro urgente con i due commissari dell’Autorità di sistema portuale, Massimo Seno e Alberto Maria Benedetti, sul tema del nuovo Piano regolatore portuale. Dopo la pubblicazione della delibera di giunta comunale sul contributo progettuale al nuovo Prp i segretari provinciale e regionale Simone D’Angelo e Davide Natale esprimono “preoccupazione”: “Chiederemo loro quali azioni intendano mettere in campo per giungere alla nuova pianificazione, che non può prescindere da un necessario confronto con le imprese, i lavoratori, i cittadini”.
“La delibera della giunta comunale di Genova con la quale propone all’Autorità portuale la sua visione del porto di Genova non è solo il rovesciamento di ogni procedura, in totale assenza di un confronto con nessuno, ma è sintomatica del modo di intendere la gestione pubblica delle cose da parte di questo centrodestra”, si legge nella nota.
“È incredibile come il sindaco di Genova faccia finta di nulla e continui con la confusione dei ruoli, mentre c’è una giunta regionale travolta da un’indagine per corruzione, con al centro le indebite pressioni proprio per disegnare il futuro del porto di Genova – proseguono Natale e D’Angelo – sconcerta come molto di quanto contenuto in quella proposta., dal riempimento di Calata Concenter, all’inserimento di funzioni logistiche nelle aree ex-Ilva, alla trasformazione delle riparazioni navali a favore della nautica da diporto, corrisponda ai desideri dei principali imprenditori indagati per corruzione o sia in contrasto con recenti pronunce del giudice amministrativo”.
“Ora basta – avvertono dal Pd – le istituzioni sane del nostro territorio hanno il dovere di reagire a questo combinato di arroganza e insipienza. Genova e la Liguria potranno uscire dalla paralisi in cui l’hanno relegate il centrodestra solo ritornando al rispetto delle regole e dei ruoli, senza pressioni, senza scorciatoie. Serve un nuovo Piano regolatore portuale. Da mesi lo chiediamo inascoltati in ogni sede istituzionale e non. Un Piano Regolatore Portuale da realizzarsi nel rispetto dei ruoli e delle norme, senza riproporre progetti oggi oggetto di indagine”.