Emergenza

Incubo cinghiali nell’oasi felina di via Copernico: “Il Comune ci aiuti, i gatti sono in pericolo”

Gli ungulati sono già entrati nel terreno e potrebbero raggiungere la zona riservata ai gatti malati. La responsabile: "Vado avanti solo coi miei soldi, ora mi devono aiutare"

Genova. “Una gattara in prima linea”. Si definisce così Maria Trocchia, 79 anni, che da oltre venti gestisce tra mille difficoltà l’Oasi dei gatti felici in cima a via Copernico, sulle alture di Borgoratti, in un’area di proprietà del Comune. Oggi la sua voce è rotta dalla disperazione: “Sono stanca, non ce la faccio più, mi devono aiutare“. Da qualche giorno, a mettere seriamente in pericolo i suoi amati felini – una cinquantina quelli attualmente ospitati in colonia – sono i cinghiali.

Due giorni fa gli ungulati hanno fatto irruzione nell’area vicino al parcheggio pubblico e hanno devastato tutto ciò che hanno trovato. Ma soprattutto hanno divelto la rete che delimita la “zona degenza”, una casetta riservata ai gatti anziani o malati che hanno bisogno di cure particolari e non possono stare a contatto con gli altri simili.

“Qualche anno fa è crollato un muro a secco che il Comune avrebbe dovuto ripristinare – racconta Franca Medica, una volontaria che dedica un po’ di tempo all’oasi felina -. Avevamo tentato di creare una barricata, ma il terreno è sceso e i cinghiali da sotto hanno completamente distrutto la recinzione. Due giorni fa sono saliti e hanno mangiato le reti. Se riescono a entrare, per i gatti è finita“. Le gattare hanno rimediato con un pannello di fortuna, ma senza protezioni a valle c’è il rischio che gli ungulati possano tornare e fare razzia.

Generico luglio 2024

Maria Trocchia è un fiume in piena: “Il Comune dice che la Regione non ha soldi, ma non si vergognano? Io gestisco tutti questi gatti, non ho mai ricevuto nemmeno una scatoletta di cibo, è tutto sulle mie spalle. Questa è manutenzione che loro devono fare. Sono stufa, è una vita che mi dedico ai gatti di Genova. Ma sono sola e le spese le affronto con soldi miei. Io ho una pensione sociale, mangio una volta alla sera e mi portano i pacchi alimentari dalla mensa dei poveri”. I pochi aiuti arrivano dalle raccolte di cibo per l’associazione e dalle volontarie che ogni tanto danno una mano a gestire la colonia.

“Ho chiesto all’ufficio animali di prendere contatti con lei e cercare di intervenire per aiutarla, visto il grande lavoro anche fa, anche se sicuramente non è l’ufficio competente al ripristino – spiega a Genova24 l’assessora agli Animali Francesca Corso -. La situazione ci è nota, dobbiamo cercare chi possa intervenire e spero che questo accada quanto prima”.

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Nell’area più esposta all’azione distruttiva dei cinghiali, oltre a gatti diabetici, affetti da problemi renali o positivi alla Fiv (l’Aids felina) c’è una femmina che ha partorito da poche settimane e necessita di cure veterinarie. “L’abbiamo presa ad Arenzano, volevano buttarla in mare”, racconta Trocchia. Nella parte di terreno sopra il parcheggio, invece, è stata allestita una zona per i gatti più giovani e sani, liberi di vivere all’aria aperta con giochi e nascondigli, ma dotati anche di una casetta per riposarsi al caldo o al fresco, a seconda della stagione. “Anche qui i cinghiali sono arrivati l’anno scorso e hanno spaccato una finestra”, spiega Medica.

“Chiediamo la ristrutturazione del muro crollato e della recinzione, il ripristino della rete e della scala – conclude Maria Trocchia – Io i miei gatti non li mollo“.

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