"nel porto sicuro"

E’ morto Don Mario Colella, sabato il funerale a Sampierdarena

Don Mario Colella aveva 73 anni. Sabato alle 15 si terrà il funerale nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie a Sampierdarena

don colella

Genova. E’ morto questa mattina a 73 anni Don Mario Colella, aiuto pastorale nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Sampierdarena, dove domani si terrà il suo funerale e oggi il rosario.

Colella era molto conosciuto non solo nel quartiere, dove aveva coinvolto fedeli e non in tante iniziative, ma anche in senso lato nel mondo della solidarietà.

Oggi, venerdì 12 luglio, nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Sampierdarena si pregherà con il Rosario (ore 18.30) mentre il funerale si terrà, sempre nella stessa chiesa, domani, sabato 13 luglio alle 15.

“Don Mario sarà ricordato con gratitudine nella preghiera, insieme alla sua famiglia e a quanti lo hanno incontrato negli anni del suo servizio pastorale”, scrive l’ex consigliere comunale Fabrizio Maranini a nome della comunità.

“Il parroco di quartiere, il prete che ha fatto comprendere il valore dell’accoglienza coinvolgendo già nei primi mesi del suo arrivo con l’albero della solidarietà – ricorda chi lo conosceva, elencando alcune iniziative – il lancio dei palloncini sul sagrato della chiesa, le feste patronali ai giardini della Fortezza o i campetti della scuola elementare Mazzini, le feste di Carnevale, l’accoglienza dei richiedenti asilo dei quali uno venne poi assunto come sacrestano seppur di fede musulmana, la cucina del parroco, l’azione pastorale nella comunità, l’ascolto di negozianti, associazioni, la collaborazione con Music For Peace”.

Un ricordo di Don Mario Colella arriva anche da Don Giacomo Martino, monsignore a capo dell’Ufficio pastorale Migrantes:

IL PORTO SICURO
Questo è il modo con cui noi marittimi chiamiamo l’abbraccio definitivo con Dio.
Don Mario Colella parroco, amico, confidente e un uomo vero.
Qualcuno dice che tu sia un santo.
Forse lo si dice adesso perche non sei più su questa terra.
Certo che sei un santo perché stai nelle braccia di quel Dio che tanto ha amato attraverso i fratelli e sorelle che ha servito.
Se qualcuno pensa invece alla santità come perfezione don Mario non lo era per nulla.
Ti ho adorato subito quando, come mio cappellano di bordo (gestivo gli imbarchi sulle navi da crociera) mi avevi scaricato tutta la tua umanità.
Una umanità imperfetta, incoerente, prorompente.
Non amo le cose imperfette perché, io per primo, sono Impastato di fango.
Infine sei diventato tu il mio capo, il mio parroco e mai una volta mi hai fatto pesare la sua presenza.
Anzi.

L’amicizia è fatta di intese, di sogni condivisi che molti dicevano impossibili.
Sognare insieme i sogni di Dio come hanno fatto Giuseppe e Maria è davvero un anticipo del paradiso che hai raggiunto questa mattina alle ore 7.
Don Mario scomodo, don Mario insistente, don Mario brontolone, don Mario sorridente e accogliente con tutti ma proprio con tutti, don Mario ostinatamente presente.
Mai geloso, mai invidioso ma sempre felice e capace di condividere, con chi lo desiderava, anche gli aspetti più intimi della sua vita.
Don Mario che ti facevi fregare da tutti perché il povero non poteva rischiare di non essere aiutato.
Don Mario che quando hai saputo di avere un tumore me lo hai descritto come un grande dono.
Ecco, si….. un dono!

Poi c’è la vita.
Poi ci sono le fatiche.
Le notti oscure.
A volte il senso di abbandono…..
Come salutarti senza una lacrima che nasconde la tristezza di non poterti più veder fumare le centinaia di sigarette che infestavano il bicchiere sopra il tuo letto?
L’umanità è questa.
La capacità, pur essendo prete, di amare tutti di un amore personale, affettivo e pulito, profondo tanto da far fare sobbalzare indietro qualcuno tanto sapevi entrare nelle nostre sintonie.
Un uomo che non si vergognava di dire: “Ti voglio bene” così come hai fatto quando ti ho visto, qualche giorno fa, quando ti ho portato i sacramenti e tu, felice come un bambino, li ha ricevuti con gli occhi chiusi al mondo ma aperti già alla luce.

Quella Luce che, don Mario, ti chiediamo di indicarci quando il cammino si fa oscuro.
Hai chiesto di non dire nulla di te al funerale e io lo faccio ora.
Sai che non ti ho mai ascoltato.
Come hai voluto leggeremo la preghiera a Maria, Stella del Mare, la tua e nostra guida, rotta sicura per il Bene.
Ti voglio bene amico e fratello e padre.
Mi manchi già……

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