Genova. Sono già passati più di 12 anni da quando Lorenzo Bagnara, commerciante di via Garibaldi, aveva lanciato un gruppo Facebook per chiedere l’apertura al pubblico del cosiddetto “giardino proibito” di palazzo Tursi, sede del Comune di Genova. Furono centinaia i cori di adesione per uno spazio verde di grande fascino ma apparentemente inutilizzabile.
A distanza di tanto tempo qualcosa si è mosso. Proprio in questi giorni Aster, l’azienda comunale che si occupa anche di cura e progettazione del verde urbano, ha pubblicato le immagini della parte bassa del giardino di palazzo Tursi-Albini, quell’enclave fresca e alberata che confina con palazzo Nicolosio Lomellino, e che adesso è stata riqualificata.
Apertura a breve dunque? Sì e no. Lo spazio sarà pronto in autunno, raggiungibile sia dalle scalette – chiuse a chiave – che partono da via Garibaldi sia da quelle che si raggiungono dalla buvette di Tursi. Tuttavia l’idea, per ora, è di filtrare le presenze e dedicare il giardino soprattutto alle attività delle scuole.

Per questo nel “giardino proibito” sono stati posizionati cinque tavolini con sedute in metallo che serviranno per l’effettuazione della didattica.
Altri lavori di Aster, che rientrano nel contratto di servizio tra l’azienda e l’amministrazione comunale, hanno riguardato la parte alta del giardino.
Già da qualche tempo è pronto il medaglione fiorito che con begonie bianche e rosse ricrea la bandiera di Genova. Importante l’intervento completo sulla pavimentazione davanti alla buvette, comprensiva di percorso con pavimentazione percorribile dalle carrozzine. E’ stata effettuata inoltre la messa a dimora di sei nuovi alberi e ultimato il rinnovo completo della siepe.
Quest’autunno nella parte bassa, cioè il “giardino segreto”, sarà portata avanti ,a riqualificazione della pavimentazione e di tutta l’aiuola perimetrale, con la creazione di una siepe armata di sicurezza, e la piantumazione di nuove camelie.