Aggiornamento

Inquinamento da navi in porto, riunito l’Osservatorio: “Tre segnalazioni al giorno alla Capitaneria”

Per Arpal e Asl l'inquinamento da fumi di navi è nei limiti. Il Comune apre all'installazione di nuove centraline e all'indagine epidemiologica. Resta il nodo del blue agreement "volontario"

fumi navi traghetti

Genova. Si è svolta, a porte chiuse, oggi, giovedì 18 luglio, la prima riunione dell’Osservatorio ambiente salute sul tema dell’inquinamento derivante dai fumi delle navi in porto a Genova.

All’incontro a palazzo Tursi, atteso da tempo e richiesto più volte dai cittadini, ha presenziato l’assessore al Porto Francesco Maresca, l’health city manager del Comune di Genova, Luciano Grasso, ma anche rappresentanti di Capitaneria di porto, Arpal, Asl 3, Università di Genova, Ordine dei medici, Medici per l’ambiente e una delegazione di alcuni dei comitati cittadini. Non era presente l’Autorità di sistema portuale.

“E’ stato un incontro positivo – afferma l’assessore al Porto Francesco Maresca – c’è un clima di grande collaborazione tra i vari soggetti e abbiamo avuto la possibilità di avere da Arpal e Asl chiarimenti sui dati relativi agli inquinanti che sono risultati al di sotto dei limiti di legge, un altro aspetto importante che è emerso è come la Capitaneria sia in costante contatto con i comitati della zona e abbia dato seguito ad alcune delle segnalazioni relative a irregolarità nelle emissioni”.

Renzo Tortello, portavoce del comitato Tutela Ambientale Genova Centro Ovest, ha confermato che attraverso la rete “Cittadini per l’aria” e un progetto di citizen science quotidianamente gli abitanti di San Teodoro, Principe, Granarolo e Lagaccio siano attivi nel fotografare gli episodi più eclatanti a livello di inquinamento. “Le nostre segnalazioni sono anche due o tre al giorno, e in questo periodo, di pieno regime per i traghetti, la situazione è ancora più critica – racconta Tortello – la Capitaneria procede con ammonimenti nei confronti delle compagnie di navigazioni, e in casi più rari con sanzioni e fermi”.

Il punto è che non è detto che ciò che è visibile – come un fumaiolo che emette nubi scure – sia anche direttamente sanzionabile. Nel porto di Genova l’uso dei carburanti delle navi è regolato, in parte, dal cosiddetto Blue Agreement, sottoscritto in versione aggiornata nel maggio scorso tra alcune compagnie e le istituzioni locali.

Il Blue Agreement, che anticipa l’attuazione della convenzione Marpol, prevede che le navi delle compagnie aderenti all’accordo completino il passaggio al combustibile con tenore di zolfo non superiore allo 0,1 % in massa ben prima di essere all’ormeggio, ma già quando stanno per entrare nello schema di separazione del traffico del porto di Genova, a circa tre miglia nautiche (oltre cinque chilometri) dalla costa, nettamente in anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge. Le navi continueranno in seguito ad utilizzare combustibile a basso tenore di zolfo per tutta la permanenza in porto e durante le manovre di partenza.

“Quell’agreement è volontario – continua Tortello – ad ogni modo un’altra segnalazione che noi possiamo fare è quando da un comignolo di una nave viene emesso fumo visibile, pesante, per più di quattro minuti consecutivi”.

Un altro tema importante affrontato durante la riunione dell’osservatorio Ambiente e salute dedicato al tema dell’inquinamento da fumi di navi in porto è quello del monitoraggio. “Come Comune di Genova – ha dichiarato Francesco Maresca al termine dell’incontro – siamo favorevoli a sostenere l’esigenza che ci è stata espressa dai comitati di ampliare il numero delle centraline per la rilevazione di polveri sottili e sostanze inquinanti e anche per l’effettuazione di un’indagine epidemiologica sulla popolazione dei quartieri maggiormente soggetti all’inquinamento da fumi di navi in porto”.

“E’ stata una riunione molto utile per avere un quadro generale – conclude Luciano Grasso, health manager del Comune – dovremmo in futuro anche formalizzare questo consesso in vista dei nuovi incontri, devo dire che soprattutto Arpal e Capitaneria hanno spiegato quelle che sono le misure di cautela in atto per limitare l’inquinamento e quali siano i dati, che tutto sommato danno l’impressione che la situazione sia sotto controllo, gestita, questo non significa che non si può e non si debba migliorare”.

leggi anche
inquinamento fumi navi
Il nodo
Inquinamento delle navi, la battaglia per la salute continua: il 17 luglio si riunisce l’osservatorio sui fumi in porto
fumi navi inquinamento porto genova
Aria pesante
Fumi delle navi e cattivi odori dal porto, nel pomeriggio decine di chiamate ai vigili del fuoco
firma genoa blue agreement
Genoa blue agreement
Fumi delle navi in porto, rinnovato l’accordo per tagliare le emissioni. Continua la battaglia delle associazioni

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.