Genova. “Terrazze a sbalzo sul mare e la realizzazione di una di una piattaforma galleggiante ancorata nella parte terminale del parco, a levante, con accesso al mare, per offrire una visuale privilegiata verso la città e creare una relazione tra il parco e il mare“. Questo era l’assetto stabilito nel 2021 per il completamento della passeggiata del canale di Pra’ della Fascia di Rispetto lato sud, un progetto che oggi cambia ancora, perdendo una delle sue parti ritenuti più suggestive e attese dalla popolazione del ponente genovese vale a dire la grande piazza edificata direttamente sul mare.
La conferenza dei servizi dedicata, infatti, riunitasi oggi, ha approvato una ulteriore variante che di fatto riprofila la parte terminale del parco e della passeggiata della fascia di rispetto, eliminando la piattaforma sul mare che sarà traslata “a terra” insieme ad una ridimensionamento, seppur minimo, di alcune aiuole e ad un nuovo assetto dei percorsi pedonali.
“Il piazzale denominato “terrazza del Sole”, il percorso dedicato all’“orto botanico” e la terrazza a gradoni affacciata sul mare hanno subito modifiche progettuali e traslazioni nel disegno dei profili del terreno e nei percorsi, verso ponente, nell’intento di mantenere inalterate le proporzioni degli elementi caratterizzanti e l’originaria funzione della terrazza sul mare, quale elemento panoramico e ricreativo per la collettività nella nuova soluzione, da realizzare su pali e, non più galleggiante in aggetto sullo specchio acqueo – si legge nella relazione documentale della conferenza dei servizi – Le risagomature hanno inoltre interessato i percorsi pedonali che conducono all’orto botanico e uno scostamento di sagoma dell’aiuola lato levante. Le quote altimetriche delle terre armate sono rimaste invariate, seppur traslate al fine di mantenere il più inalterati possibile gli spazi dedicati alla collettività”.

Questa variante si è resa necessaria in vista dei prossimi interventi di Autorità di Sistema Portuale proprio al sesto modulo, che nei mesi scorsi era tornato alla ribalta della cronaca per il progetto di un nuovo riempimento da 12mila metri quadrati per dare spazio alla Nuovo Borgo Terminal Containers srl, la quale aveva chiesto la “revoca della revoca” della concessione a seguito della delocalizzazione a Vado della fabbrica dei cassoni della nuova diga di Genova in precedenza prevista proprio al sesto modulo.

Una ipotesi che emerge anche dalla relazione della stessa Autorità di Sistema Portuale allegata alla proposta di variante poi approvata in conferenza dei servizi: “Nello specifico, la variante prevede lo stralcio della piattaforma galleggiante prevista nel progetto originario, approvato mediante intesa Stato Regione. Tale modifica si è resa necessaria a causa della possibile interferenza con i futuri interventi previsti in tale area – scriveva Palazzo San Giorgio a maggio in una relazione allegata al parere positivo dell’amministrazione civica per la variante progettuale – L’intervento prospettato prevede la concreta possibilità di attuare il riempimento dello specchio acqueo nelle more del banchinamento del sesto modulo, rendendo infatti inadeguata la realizzazione della terrazza su pali prevista nel progetto originario rispetto alla nuova conformazione della banchina”.

Appare quindi confermato, seppur indirettamente, il destino di “crescita” dei riempimento della banchina di Pra’ verso levante, con una conseguente “limatura” degli spazi destinati alla fruizione pubblica della fascia di rispetto. Un tabù, quello del tombamento in testa al sesto modulo in continuità con il famoso “dentino”, che oramai risulta sfatato e sdoganato nonostante la decennale opposizione della comunità del ponente genovese, i cui cittadini vedranno ancora una volta “ridursi” il mare di fronte alle loro finestre.
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