Genova. Niente da fare per Aldo Spinelli. Il suo avvocato ci ha riprovato a distanza di un mese, ma la giudice Paola Faggioni ha detto di nuovo no all’istanza dell’imprenditore 84enne, ai domiciliari dall’arresto del 7 maggio, di poter incontrare una volta il figlio Roberto, anche lui indagato nell’inchiesta e colpito da misura interdittiva.
La gip ha ribadito il diniego alla nuova richiesta presentata dall’avvocato Sandro Vaccaro, per le stesse ragioni della precedente: vale a dire che sussiste il rischio di inquinamento probatorio visto che i due sono coindagati nella stesse indagine. Spinelli aveva proposto di poter effettuare l’incontro alla presenza di un finanziere proprio per garantire che non si trattava di sviare le indagini ma la giudice ha spiegato che non si tratta di una modalità di incontro prevista dal nostro ordinamento e quindi non può essere autorizzata.
A quanto si sa Aldo Spinelli ha preso molto male questo secondo no, tanto da decidere di rinunciare a un altro ciclo di incontri che la giudice gli aveva invece autorizzato con i suoi tre più cari amici Silvano Siri, Gianfranco Paneri e Massimo Milli. Spinelli li aveva già incontrati tutti insieme per tre ore, grazie al via libera dei magistrati. Ma alla nuova istanza la gip ha messo dei paletti: un’ora ciascuno e tre incontri separati.
Insomma, ‘sciò Aldo’ ci è rimasto male e ha fatto sapere di non voler più vedere nessuno. Per la delusione secondo quanto appreso Aldo Spinelli rinuncerà anche a presenziare, venerdì 12 luglio all’udienza davanti al Riesame dove i suoi legali chiederanno la revoca dei domiciliari o almeno un’attenuazione della misura. L’udienza è fissata alle 9 e probabilmente il Tribunale si riserverà e deciderà all’inizio della prossima settimana. “Non è una protesta – dice l’avvocato Sandro Vaccaro – ma una decisione per segnalare una scelta del giudice che considera ingiusta”.
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