Genova. La procura di Genova ha depositato l’istanza con cui ha chiesto il giudizio immediato per l’ex presidente della Regione Giovanni Toti e per i due co-indagati nella maxi inchiesta sulla presunta corruzione in Liguria, l’imprenditore Aldo Spinelli e l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova e Savona ed ex amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini.
La notizia è stata confermata dagli avvocati Stefano Savi, Alessandro Vaccaro e Andrea Vernazza, che nella mattinata di oggi, martedì 30 luglio, si sono riuniti nell’ufficio del procuratore capo Nicola Piacente: “L’istanza è già sul tavolo della gip”, ha detto Savi, chiarendo che non sono invece state trattate “questioni singole”.
“Una cortesia”, quella del procuratore di convocare gli avvocati per comunicare la decisione, come hanno sottolineato gli stessi legali. La richiesta di giudizio immediato riguarda le accuse di corruzione e finanziamento illecito (quest’ultima accusa oggetto del secondo arresto di Toti), e non per quella di voto di scambio.
La gip ha ora cinque giorni di tempo per valutare la richiesta, dopodiché scatteranno le due settimane a disposizione delle difese per avanzare richieste relative al rito abbreviato o eventuali patteggiamenti.
La gip ha invece ancora quattro giorni per decidere sull’istanza di revoca dei domiciliari per Toti (che, lo ricordiamo, si è dimesso dalla carica lo scorso venerdì) e Aldo Spinelli. La procura dovrebbe presentare il proprio parere in merito mercoledì mattina, e una decisione da parte della gip è attesa tra giovedì e venerdì. Se arrivasse il via libera, l’ex presidente della Regione potrebbe lasciare i domiciliari al massimo nel fine settimana.