La testimonianza

“Frana sulla sosta, io miracolato”, alpinista genovese sopravvissuto alla tragedia in Val Ferret

Luciano Peirano, alpinista di Chiavari e accademico del Cai, era in cordata con Marco Bagliani e Luca Giribone. Loro sono precipitati, lui è rimasto appeso alla parete del Greuvetta

alpinista sopravvissuto

Aosta. Un alpinista genovese, Luciano Peirano, di Chiavari, uno dei pochi liguri ad avere il titolo di “accademico del Cai”, è sopravvissuto a un incidente in montagna avvenuto domenica 14 luglio sul monte Greuvetta, in Val Ferret (Aosta), sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco.

A raccontare come è andata, per interposta persone, è Mauro Penasa, presidente del Club accademico alpino italiano, sentito dall’Ansa, dice: “Ci deve essere stata una piccola frana più in alto, che ha coinvolto la sosta, strappando la cordata dalla parete e facendola precipitare. La corda di Peirano è stata tranciata, miracolosamente, e questo ha evitato che ci fosse una terza vittima. Si è trattato di una vera sfortunata tragedia”.

Luciano Peirano, noto nel Tigullio anche per la sua attività di divulgazione e insignito di premi per l’esperienza alpinistica, è il solo sopravvissuto e testimone della tragedia in cui hanno perso la vita Marco Bagliani, 59 anni, di Torino, e Luca Giribone, 34 anni, di Bricherasio (Torino). Anche questi due erano Accademici del Cai.

alpinista sopravvissuto

La cordata da tre si trovava su una via mediamente difficile sul Mont Greuvetta. “Al momento dell’incidente Giribone – riferisce Penasa – era alla sosta al termine dell’ultimo tiro difficile. Aveva recuperato in sosta Bagliani e i due, fermi, stavano recuperando Peirano”.

L’alpinista sopravvissuto non si è accorto della frana ma un’analisi del versante ha evidenziato un segno di distacco qualche metro sopra la sosta. Anche se “Peirano, che stava salendo, non ha visto la frana, c’è un segno di distacco qualche metro sopra la sosta. Se la corda di Peirano non si fosse tranciata, probabilmente a causa di un masso, anche lui sarebbe precipitato, trascinato dal peso degli due compagni di cordata.

Peirano, rimasto attaccato alla parete a 3500 metri di quota, è riuscito a estrarre il cellulare e a dare l’allarme ed è stato recuperato dal Soccorso alpino valdostano e dal Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves.

Non è la prima volta che Luciano Peirano sopravvive a una fatalità in montagna. Nel febbraio 2019 era rimasto coinvolto in un incidente nel quale aveva perso la vita Matteo Scaramaglia, 46 anni, genovese. I due stavano scalando la cascata Piombo Calcagno, sul Monte Cavallo, sulle Apuane. Scaramaglia era precipitato e Peirano era riuscito a salvarsi, nonostante alcune ferite, e allertare i soccorsi.

Le vittime. Bagliani era professore ordinario al Dipartimento di Economia e statistica dell’Università di Torino mentre Giribone lavorava alla Skf di Villar Perosa (Torino). Entrambi erano soci del Club alpino accademico Italiano (Caai) gruppo occidentale, sezione del Cai nata per riunire i soci con meriti speciali nell’alpinismo senza guide.

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