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Waterfront, frenata sul people mover sotterraneo: si punta su navette e collegamenti via mare

Campora valuta un'estensione del servizio Navebus per i turisti, ma si pensa anche a una linea bus dedicata per il collegamento col centro

navebus

Genova. Si punta sul mare per offrire un collegamento turistico al Waterfront di Levante e metterlo in continuità col Porto Antico, come suggerito dal progetto originario di Renzo Piano. È l’idea anticipata oggi dall’assessore alla Mobilità Matteo Campora durante la commissione consiliare sui parcheggi in zona Foce: allo studio del Comune c’è l’ipotesi di “estendere l’attuale Navebus” con una tappa alla Foce. Allo stesso tempo perdono quota soluzioni più fantasiose per unire il nuovo quartiere al centro cittadino, come il people mover sotterraneo proposto da Paolo Odone, compianto presidente della Camera di commercio, e la cabinovia fino all’Acquasola che piaceva soprattutto al sindaco Marco Bucci.

Il collegamento Porto Antico-Waterfront via battello, in realtà, è parte del più ampio progetto viAmare che la Città metropolitana di Genova ha inserito nell’aggiornamento del Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile, in attesa di fondi europei legati a un progetto transfrontaliero sviluppato insieme a Nizza. Lo studio di fattibilità prevedeva tre linee di battelli elettrici, di cui una totalmente interna alla città di Genova con scali a Pra’, Pegli, Aeroporto, Porto Antico, Fiera e Nervi. La frequenza in orario di punta sarebbe di mezz’ora, con una capacità massima di 1.255 passeggeri all’ora. Il Comune potrebbe lanciare però un’anticipazione di questo servizio in occasione di Euroflora 2025, manifestazione che si svolgerà proprio nelle aree rinnovate della Foce.

“A fine settembre ci sarà un incontro per firmare l’accordo, poi cercheremo i finanziamenti – spiega il consigliere metropolitano Claudio Garbarino -. Abbiamo stimato circa 50-60 milioni di euro che salgono a 200 milioni comprendendo la costruzione delle navi. Il servizio verrebbe messo a gara mantenendo un controllo pubblico e si sosterrebbe con una doppia bigliettazione: i residenti pagano il biglietto normale, i turisti una tariffa maggiorata. È chiaro che questo servizio ingloberebbe anche l’attuale Navebus e offrirebbe un’alternativa al trasporto autostradale e ferroviario spesso congestionato soprattutto nella stagione estiva”.

Per la verità nel Pums si parla anche del people mover sotterraneo che metterebbe in comunicazione il Waterfront e via XX Settembre all’altezza del Ponte Monumentale con un tracciato di 2,2 chilometri. Un’idea particolarmente cara ai commercianti, perché offrirebbe ai frequentatori del futuro centro commerciale nel Palasport – dotato ovviamente di centinaia di posti auto sotterranei – la possibilità di raggiungere in pochi minuti i negozi di maggiore pregio che temono di subire un’ulteriore penalizzazione. Una prima stima sommaria indica i possibili costi in circa 20 milioni di euro, fondi che Tursi al momento non ha chiesto né ha intenzione di chiedere visto che manca totalmente la progettazione, anche solo a livello di pre-fattibilità.

Per ora è materiale da “libro dei sogni”, anche se previsto da un documento ufficiale di pianificazione. Nel Pums si teorizza persino un prolungamento dello Skymetro fino al Waterfront che ad oggi appare infattibile visto che la linea dovrà terminare a Sant’Agata. Ancora più azzardata – e ancora meno concreta – l’idea di un sistema di trasporto a fune i cui piloni dovrebbero poggiare su corso Podestà sorvolando l’abitato di Carignano, difficilmente accettabile dalla Soprintendenza e soprattutto dalla cittadinanza.

lavori waterfront levante palasport

Ma allora come verrà garantito il collegamento tra la zona di piazza De Ferrari e il Waterfront tramite il trasporto pubblico? Il progetto dei quattro assi di forza prevede che alla Foce facciano capolinea i bus elettrici della Valbisagno, che però passeranno solo da Brignole e non dal centro, mentre sulla carta l’attuale linea 20 dovrebbe sparire. “In realtà questo aspetto è in corso di valutazione“, precisa Campora. In alternativa il Comune sta pensando ad apposite navette, magari concentrate nei periodi di maggiore affluenza dello shopping.

Navette che restano un’ipotesi anche per il link Waterfront-Porto Antico, dato che il mare non può essere l’unico vettore. L’amministrazione vorrebbe farle passare sulla strada portuale al servizio delle riparazioni navali, ma le aziende del comparto non sono d’accordo: è lo stesso percorso che Bucci aveva aperto nel 2023 per la passeggiata di primavera riscuotendo le sonore lamentele di industriali e sindacati. In alternativa i bus potrebbero passare tranquillamente in circonvallazione a mare, pur dovendo allungare il percorso.

Passeggiata di Primavera, riparazioni navali, Bucci e Rixi, Fiom

Al vaglio c’è sempre la suggestiva ipotesi di riconvertire in pista ciclopedonale il tratto finale della Sopraelevata, quello da piazza Cavour alla Foce, scenario che aprirebbe la strada a forme di collegamento alternative in ottica green. La premessa necessaria è che la strada Aldo Moro, una volta entrato in funzione il tunnel subportuale, venga dismessa almeno in parte. Ma su questo punto Bucci ha (almeno per ora) sospeso il giudizio.

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