Il punto

Waterfront, fissata la prima inaugurazione. Venduti 50 appartamenti: “Li vogliono anche i genovesi”

Taglio del nastro per l'arena del Palasport intorno all'8 luglio, nel 2025 pronto il centro commerciale. Moretti (Cds): "Puntiamo ad aprire il parcheggio per il Salone Nautico"

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Genova. La data da segnare sul calendario potrebbe essere l’8 luglio. Giorno più, giorno meno, perché qualche imprevisto è sempre dietro l’angolo. Quel che è certo è che tra un mese si alzeranno i veli sul primo tassello del Waterfront di Levante, il nuovo quartiere firmato Renzo Piano e realizzato da Cds sulle macerie della Fiera: l’arena del Palasport. “Tutto intorno sarà un cantiere, ma il Comune ci ha chiesto di correre – spiega il general manager Massimo Moretti -. Durante l’estate l’area si stabilizzerà e in autunno sarà accessibile per il Salone Nautico. Noi puntiamo ad avere disponibile anche il parcheggio interrato da 674 posti, ma questo è ancora un punto interrogativo”.

L’arena, una superficie di 5mila metri quadrati con capienza massima di 5mila posti nel cuore del palazzetto sottoposto a un’imponente operazione di restauro, dovrà essere formalmente riacquistata dal Comune come deliberato a febbraio in consiglio. Entro fine mese sarà firmato un atto preliminare di vendita, in attesa di omologazioni e collaudi a norma di legge. Costo dell’operazione 23 milioni di euro a carico di Palazzo Tursi, che aveva venduto l’intero edificio a Cds Holding nel 2019 a 14 milioni e 250mila euro. Il taglio del nastro è fissato dunque ai primi di luglio (dal Comune si attende conferma ufficiale della data) e a settembre si conta di ospitare i primi eventi internazionali nell’ambito di Genova Capitale europea dello sport 2024.

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Una delle rampe del parcheggio interrato in costruzione

Nella parte esterna prenderà forma invece il Waterfront Mall, un “distretto commerciale tematico” che non si discosterà molto da un centro commerciale tradizionale, come del resto suggerisce il termine inglese: 121 negozi di cui 19 ristoranti e bar, un supermercato, palestre, aree leisure e ovviamente il grande autosilos interrato. L’assegnazione degli spazi è curata da tre società specializzate che stanno raccogliendo tutte le proposte di operatori nazionali e internazionali per poi firmare i contratti in blocco quando sarà definito il mix di attività. L’orizzonte temporale è l’inizio del 2025: “Il mall sarà aperto sei mesi dopo l’arena – conferma Moretti -. Stiamo lavorando anche coi commercianti locali per assicurare un’offerta di alta qualità”.

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Insomma, per farsi una passeggiata tranquilla tra i canali navigabili e i palazzi a forma di scafo bisognerà attendere settembre. Eppure le aree sono già accessibili di fatto. Gli edifici residenziali sono praticamente completati. “Pensi che qualcuno è già andato a dormire in quegli appartamenti – racconta Moretti – e una coppia che aspetta un bambino sta facendo il trasloco. Tutti gli spazi comuni sono agibili, mentre l’agibilità degli appartamenti viene dichiarata per gruppi man mano che vengono firmati i rogiti”. Ad oggi sono una cinquantina le unità immobiliari ufficialmente vendute su un totale di 196 realizzate. “Andiamo avanti al ritmo di 50 al mese – spiega il leader di Cds – quindi puntiamo a concludere tutti gli atti per fine luglio. Gli ultimi saranno gli attici, che venderemo tra settembre e ottobre”.

Le dimensioni vanno dai 17 metri quadrati dei bilocali ai 151 dei quadrilocali. I prezzi? Di gran lunga sopra la media delle zone più pregiate in città: si parla di 8mila euro a metro quadrato fino a quotazioni di 12mila euro per i super-attici con vista fino al monte di Portofino. Si tratta ovviamente di case ad altissima efficienza energetica (riscaldamento e raffreddamento sono alimentati dall’acqua di mare) con tecnologie all’avanguardia e servizi extralusso come aree coworking, palestre, lavanderie. A gestire la vendita sono Dils e Gabetti. Ma chi se la compra una casa così? “Mi aspettavo più foresti, invece abbiamo venduto anche a tanti genovesi – assicura Moretti -. Alcuni vogliono realizzare un investimento, ma altri vogliono andarci a vivere senza finalità speculative”. Resta confermato l’acquisto di 11 appartamenti da parte di una società di Aldo Spinelli: per ora c’è un preliminare, ma entro poche settimane dovrebbe arrivare anche l’atto, a prescindere dalle vicende giudiziarie che riguardano l’imprenditore.

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E mentre inizia a delinearsi anche la nuova viabilità interna non c’è ancora una data per l’inizio dei lavori del grande parco sul lato nord (mentre entro Euroflora 2025 dovrà essere terminato quello di piazzale Kennedy, anche se gli alberi potrebbero arrivare in seguito) e si attende il permesso di costruire per avviare il cantiere della Fabbrica delle Idee, edificio progettato sempre dallo studio di Renzo Piano, che sorgerà tra il canale navigabile e il nuovo parco e ospiterà un auditorium, un incubatore di imprese, uffici, studi professionali ristoranti e altri appartamenti. Al di sotto un altro parcheggio interrato su due piani che ospiterà 350 auto. Fine lavori nel 2025, secondo le ultime previsioni, ma molto dipenderà anche dai tempi delle procedure amministrative.

All’appello manca ancora il terzo edificio dall’aspetto “nautico”, quello in fregio al padiglione Jean Nouvel, che non ospiterà residenze private ma un hotel a cinque stelle, come anticipato lo scorso ottobre durante una commissione in Municipio. “Una parte residuale della struttura sarà convertita in aparthotel, una formula che sta prendendo piede all’estero: in pratica saranno appartamenti con gli stessi servizi di un albergo di lusso”, rivela Moretti. Quale insegna campeggerà sul Waterfront è ancora top secret: “Posso dire che ci stiamo concentrando su due candidature, due catene internazionali di alto livello. In ogni caso si tratterebbe di una novità assoluta per Genova”. Quando sarà realtà? “Due anni a partire da oggi, quindi nel 2026″.

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