Genova, Il tribunale del Riesame ha fissato per l’8 luglio l’udienza in cui l’avvocato di Giovanni Toti chiederà la revoca dei domiciliari. La decisione arriverà probabilmente un paio di giorni dopo. Per quel giorno fra l’altro il collegio formato dai giudici Massimo Cusatti, Marina Orsini e Silvia Avanzino ha fissato anche altre due udienze per i gemelli Italo e Arturo Testa. Entrambi chiedono che sia revocata la misura dell’obbligo di dimora.
Per questo appare scontato che il tribunale, dopo aver ascoltato le motivazioni con cui Stefano Savi chiede la revoca o “attenuazione della misura con una meno afflittiva” si riserverà di decidere.
Nell’istanza davanti al Riesame l’avvocato di Toti sosterrà che non esistono più le esigenze cautelari visto che le audizioni dei testimoni sono state a suo avviso completate e quindi non c’è alcun rischio di inquinamento probatorio e, soprattutto, che non esiste alcun rischio che il presidente della Regione Liguria se tornasse in carica, reiteri il reato visto che non solo non ci sono competizioni elettorali rispetto alle quali chiedere finanziamenti a breve termine ma anche per il fatto che Toti “pur convinto di aver agito sempre nell’ambito della legge non agirebbe più come prima. Soprattutto sul modo di finanziare l’attività politica.
“E’ da escludere che Giovanni Toti possa nuovamente, con immutato approccio, interessarsi di tali vicende o, semplicemente, chiedere a privati dei finanziamenti” ha scritto Savi nell’atto di appello. Perché per quanto Toti, “fosse fermamente convinto di aver agito per il bene dell’interesse pubblico e si sia sempre mosso nel rispetto formale delle regole” è evidente che “alla luce dell’attuale vicenda giudiziaria […] è da escludere che “le modalità oggetto di contestazione possano essere reiterate se non altro al fine di escludere l’insorgenza di nuove contestazioni penali”.
Quello del Riesame rappresenta un vero e proprio spartiacque per Toti e per l’inchiesta, non solo perché se dovesse andare male il governatore dovrà passare tutta l’estate ai domiciliari, visto che il ricorso in Cassazione non si discuterà prima di settembre-ottobre. Quello davanti alla triade di magistrati della terza sezione penale rappresenta un vero e proprio test anche per la stessa Procura che per la prima volta affronterà il ‘giudizio’ (anche se solo sulle esigenze cautelari) da parte di giudici che fino ad ora non conoscono gli atti dell’inchiesta.
Intanto Toti, che ieri ha ricevuto nella sua villa di Ameglia gli assessori Alessandro Piana, Giacomo Giampedrone e Marco Scajola per la prima tranche di confronti politici autorizzati dalla giudice, avrebbe fissato i prossimi incontri: il prossimo di terrà venerdì con i leader della sua maggioranza (Edoardo Rixi, Matteo Rosso e Carlo Bagnasco) mentre lunedì prossimo si terrà quello con Maurizio Lupi e Pino Bicchielli, rispettivamente leader e deputato di Noi Moderati.
leggi anche

Corruzione, per Toti e l’inchiesta lo spartiacque del Riesame a luglio. Entro mercoledì la decisione della giudice su Aldo Spinelli

Corruzione, l’incontro con Toti: “Niente dimissioni, andiamo avanti. Ha il diritto e il dovere di governare”
