Genova. Grazie all’azione combinata di Skymetro e assi di forza il 12,2% degli utenti che ogni giorno si muovono in Valbisagno cambieranno modo di spostarsi e passeranno al trasporto pubblico. Sono le conclusioni dello studio trasportistico realizzato da Amt a maggio 2024 e allegato (solo per estratto) al progetto aggiornato della linea di metropolitana sopraelevata che collegherà Brignole a Molassana.
Secondo le analisi effettuate dai tecnici di Amt oggi la ripartizione modale degli spostamenti in Valbisagno vede la maggior parte delle persone spostarsi coi mezzi privati (55,5%) e il restante 44,5% coi mezzi pubblici. Nello scenario risultante dalle simulazioni – che dovrebbero aver considerato anche la rottura di carico a Sant’Agata prevista dal nuovo progetto – il 56,7% dovrebbe scegliere il trasporto pubblico: in numeri assoluti si passerà da 85mila a 108mila passeggeri al giorno (di cui 62mila useranno lo Skymetro), con un incremento netto di circa 23mila passeggeri su un totale di 190mila, pari al 27%.
Scendendo nel dettaglio, nella fascia di punta si stimano in entrambe le direzioni 8.030 spostamenti all’ora con mezzi privati (il 43,4%), 7.160 con lo Skymetro (il 38,7%) di cui 1.090 intercettati dalla rete bus interconnessa e solo 3.340 con l’asse di forza (18%) di cui 510 tramite le linee di adduzione.

Amt ha effettuato anche simulazioni di scenario per l’intera rete della metropolitana. Prendendo in considerazione l’orario di punta (7.30-8.30) e considerando 414 posti per ogni treno, risulta che lo Skymetro avrebbe una saturazione del 94,4% con una domanda di 6.071 passeggeri all’ora. Lo studio punta anche a dimostrare che lo Skymetro porterebbe nuovi passeggeri pure sulla linea Rivarolo-Martinez (cioè quella attuale, compresi i prolungamenti in corso di realizzazione) nonostante il cambio treno obbligatorio a Sant’Agata. Aggiungendo la linea della Valbisagno, infatti, si ottiene un aumento della domanda da 7.332 a 7.744 passeggeri all’ora nella fascia di punta.
Secondo i calcoli riferiti da Enrico Musso nel 2023, lo Skymetro garantirà un totale giornaliero di 61-65mila spostamenti che portano il totale annuo a circa 20 milioni. L’incremento del 27% dovrebbe consentire di eliminare 10mila auto ogni giorno dalle strade della città, ma dal progetto più recente è sparita la maggior parte dei parcheggi di interscambio inizialmente previsti (ne sono rimasti una novantina nella cava dismessa di Molassana).
Gli studi di Amt si basano su una frequenza ipotizzata massima di 6 minuti per lo Skymetro, anche se negli elaborati aggiornati si parla di 5 minuti, un valore reso possibile proprio dall’indipendenza strutturale della linea rispetto alla tratta esistente. Il documento non specifica se le simulazioni abbiano tenuto conto del tempo necessario per raggiungere le stazioni in Valbisagno (in alcuni casi distanti anche 10-15 minuti a piedi dalle abitazioni) che potrebbero indurre molti utenti a ripiegare su soluzioni avvertite più comode.
Questo aspetto è uno dei cavalli di battaglia del comitato Opposizione Skymetro – Valbisagno Sostenibile che tramite Legambiente ha presentato un ricorso al Tar contro la realizzazione dell’opera e continua a proporre di usare i fondi del ministero (398 milioni) per una tranvia in sponda destra. Il Comune, intanto, punta a ottenere il via libera alla variante in modo da aggiudicare i lavori entro il 2024.