Genova. “Da parte del Comune di Genova non ci sono informazioni sul piano regolatore portuale, sicuramente il documento più importante per la città di Genova e che l’Autorità di sistema portuale sta predisponendo in questi mesi. E’ il progetto più urgente per avere proposte e risposte sul tema di convivenza tra città e porto. Il fatto che non ci sia strategia né una adeguata analisi da parte del Comune è indice di una amministrazione che ancora inciampa, incapace di rispondere alle esigenze di territorio e persone“.
Con queste parole il consigliere comunale Filippo Bruzzone (Lista RossoVerdi) torna a battere il tempo al Comune di Genova che sul tema della portualità ha risposto “con troppe lacune” durante una commissione ad hoc convocata sul tema.
“Tante e troppo le incertezze sulla portualità a partire anche dalle cose già fatte ma che rischiano di non essere sufficienti. Parlo dell’elettrificazione delle banchine – sottolinea Bruzzone – a Pra’ è stata fatta ma non viene praticamente utilizzata perchè al momento non conviene agli armatori. Un problema grave che andrebbe risolto con un coordinamento di tutte le principali città portuali dell’alto Tirreno per evitare scompensi di mercato. Il bando europeo sull’incentivo agli armatori per usare l’elettricità, che vorrebbe scaricare sul pubblico quello che al privato non conviene, non può essere una soluzione. E poi non è chiara la strategia per quanto riguarda il porto vecchio, vale a dire traghetti e crociere”.
Ma non solo: “Avevamo fatto richiesta per l’implementazione delle centraline Arpal, ma dalla giunta nessun segno di interesse, come anche per la richiesta del monitoraggio continua nelle aree portuali. Nulla. L’argomento mette in imbarazzo l’amministrazione, che si sta dimostrando maggiormente attenta alle esigenze dei grandi armatoti anziché alle istanze della cittadinanza”. E su tutto il Piano Regolatore Portuale: “Del quale il nostro assessore al porto dice di non sapere nulla. Una risposta imbarazzante per il Comune del primo porto italiano”.
Unica nota positiva la convocazione dell’osservatorio salute-ambiente: “Sarà il 18 luglio, ovviamente a metà dell’estate – osserva Bruzzone – speriamo che possa essere partecipata come sarebbe necessario. Siamo contenti di questo passaggio, ma dobbiamo sottolineare come la nostro prima richiesta di questo tavolo è del 2018. Noi ci saremo e continueremo a lavorare, con le associazioni e la cittadinanza, per costruire proposte e chiedere risposte per il benessere di tutte e tutti”.